ROBERTO CANOVA QUEEN Classe e versatilità

 


Chitarra archtop semiacustica

ROBERTO CANOVA QUEEN


Roberto Canova è uno dei liutai italiani più noti e apprezzati. Assiduo frequentatore dei grandi festival di chitarra, propone una varietà di strumenti davvero notevole, dalle semiacustiche alle resofoniche, dalle elettriche alle classiche, dalle acustiche alle chitarpe, frutto evidente di tanti anni di esperienza sul mercato. Ma le archtop sono un po’ la sua vera passione, ne realizza e propone diversi modelli, chiaramente ispirati alla scuola di Bob De Benedetto. Viste, e soprattutto sentite, nelle mani di Gigi Cifarelli e Simone Guiducci, solo per citarne due non a caso, ci hanno fatto venire voglia di approfondire un po’ il discorso.

Descrizione

La Queen messa a disposizione per la prova, in effetti, è una spassionata dichiarazione d’amore per il maestro americano, con precisi riferimenti stilistici ed estetici a chi ha fatto la storia di questo tipo di strumento. Legni di altissima qualità, abete per il piano armonico e acero rosso per fasce e fondo, solo massello scavato rigorosamente a mano. L’impatto estetico è notevole, bello il contrasto tra la colorazione giallo arancio sfumata del body e l’ebano di battipenna, ponte e fermacorde. Il manico, sempre in acero, ha la tastiera riportata in ebano senza nessun tipo di segnatasti. Nell’insieme viene fuori un bel compromesso tra antico e moderno, molto elegante. Sulla paletta, che riporta il logo del costruttore e il modello dello strumento in bell’intarsio di madreperla, è assolutamente spettacolare il minuscolo coperchietto a goccia che copre l’accesso al trussrod.


La chitarra monta un pick up Golden Age, humbucker Alnico 5, incassato alla fine del manico. I controlli sono invece posizionati sul battipenna per evitare ulteriori ‘manomissioni’ dell’integrità del top. Si tratta di un magnete made in USA commercializzato da Stewart MacDonald, stranamente non molto noto qui da noi, che siamo sempre così pronti a recepire qualsiasi cosa a stelle e strisce. In patria però ne parlano un gran bene, soprattutto in funzione dell’ottimo rapporto qualità/prezzo. Tra poco ci sarà l’occasione di verificare se è vero. La chitarra non è leggera, ma da una bella sensazione di solidità una volta imbracciata, risultando comunque ben bilanciata. In particolare risulta comodissima da suonare in piedi, adattandosi all’imbracciatura alta tipica di chi suona questo tipo di strumenti. Non che da seduti sia scomoda, tutt’altro, ma si avverte un leggero sbilanciamento verso la paletta che scompare non appena ci si mette dritti. Il set up con cui è arrivata la chitarra è praticamente perfetto, corde 0.12 lisce e action bassa, senza avere le corde disegnate sulla tastiera, pronta all’uso.

Uno strumento sobrio, essenziale, al tempo stesso funzionale e con particolare attenzione all’ergonomia del musicista. La colorazione sembra fatta apposta per valorizzare le marezzature dell’acero sul fondo della cassa. E, probabilmente, invecchiando un po’ acquisterà una tonalità ancora più intrigante. Anche perché la chitarra profuma ancora di colla e lascia presagire buoni margini di crescita in tempi relativamente brevi.


Come suona


Doveroso provare anzitutto la voce ‘acustica’ della chitarra. E, oltre che un dovere, è un vero piacere. Giustamente secca e mediosa, come deve essere, sfodera un volume davvero sorprendente. Il top in abete dona una piacevole ariosità al suono, con un’ottima risposta dinamica, sia con il plettro che con le dita. I cantini, in particolare, sono rotondi e ben definiti, stupisce poi il sustain, davvero prolungato, speriamo che non si paghi poi in termini di feedback. Inserito il jack nel piccolo Fender Vibrochamp fine anni ’60 che nel frattempo si stava scaldando, si comincia. Con tutti i controlli in posizione centrale, il suono è subito definito e presente. Il Golden Age si rivela una bella scoperta, restituendo bene quelle che sono le caratteristiche pregnanti della chitarra, ampliando lo spettro sonoro e dando corpo soprattutto ai bassi. Con poche modifiche sull’ampli si riesce, in maniera semplice e immediata, ad ottenere una buona varietà di timbri e di atmosfere, spaziando con facilità in quelli che sono gli stilemi del genere. Una punta di riverbero e di chorus, poi, sono la ciliegina sulla torta. Nonostante i timori iniziali, per riuscire a far innescare la chitarra bisogna proprio mettercisi d’impegno, tirando il volume al massimo e infilando il magnete nel cono; in condizioni d’uso normali il problema non si pone.

Vista l’ottima qualità del suono ‘da spenta’ e l’evidente trasparenza del pick up, viene proprio voglia di fare un’ulteriore prova: il fenderino viene sostituito rapidamente da un SR Technology Jam 80, ottimo per chitarra acustica. Altra bella sorpresa, a ennesima conferma della bontà del progetto: il suono risulta estremamente pulito e definito, con una resa molto fedele al timbro originale e una decisa apertura verso il basso. Non può certo sostituire una acustica, ma rappresenta un interessante compromesso, ideale per far incontrare i due mondi che non sono poi così distanti.


Conclusioni

Chitarra ben costruita, con attenzione al design quanto all’ergonomia. Estremamente versatile, si adatta facilmente ad essere utilizzata in contesti anche non tradizionali. Ideale per passare velocemente da sonorità tipicamente be bop al fingerstyle jazz tanto caro a Martin Taylor o Tuck Andress. Il prezzo, considerato il livello qualitativo dei materiali utilizzati e il segmento di mercato in cui si va a collocare, la rende decisamente appetibile. Lo strumento arriva nella sua custodia rigida della De Salvo che è a prova di proiettile, ma pesa dannatamente: insieme superano i 9 Kg.



Canova Queen

Tipo: chitarra archtop semiacustica

Origine: Italia
Costruttore: Liuteria Canova Via S. Tomio, 73 Malo (VI) – Tel. 349.1426343

www.liuteriacanova.it – info@liuteriacanova.it

Prezzo: Euro 4.300 street price

Fasce e fondo: acero

Top e catene: abete rosso

Battipenna: ebano

Binding: acero

Manico: acero

Tastiera: ebano

Ponte: ebano

Pick up: Golden Age

Cutaway: Florentine

Meccaniche: Grover

Larghezza al capotasto: 43 mm

Scala: 650 mm

Tasti: 21 medium

Colore: surburst giallo arancione

Verniciatura: nitrocellulosa

Note: con custodia rigida De Salvo


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