Lakewood J32 Baritona
Descrizione
Martin Seeliger ha fondato la Lakewood più di vent’anni
fa, nel 1986 per la precisione. Un brand che si è subito distinto per
l’eccellente livello qualitativo dei prodotti in assoluto, ma soprattutto in
riferimento al prezzo di vendita. In Italia, negli ultimi dieci anni, ha
ottenuto un ottimo riscontro soprattutto tra i fingerpickers più tradizionali,
anche per l’impostazione molto ‘classica’ di manico e tastiera.
La J32 è uno strumento di fascia media per la casa
tedesca, che adotta la consueta numerazione progressiva a salire. La cassa è
jumbo, di dimensioni comunque non eccessive, con tavola in abete europeo di
ottima qualità, come sottolinea la tripla A riportata nella scheda tecnica, in
due parti unite a libro. Fasce e fondo, realizzati in palissandro indiano, sono
uniti al top con due binding, doppia riga bianca e nera sulla tavola, white MOP
per dirla all’americana, filetto in palissandro verso la cassa. Esteticamente
risulta molto gradevole, richiamando il doppio filetto alla buca, in abalone e
palissandro. Il manico è in mogano molto chiaro, un pezzo unico, su cui è
montata la tastiera in ebano, completamente priva di inlay o segnatasti di
alcun genere, presenti invece sul bordo superiore. La paletta è ricoperta sempre
in palissandro con il logo della casa in bianco madreperla, posizionato
longitudinalmente. Le meccaniche sono Shaller, marchiate Lakewood, dorate e
perfettamente funzionali allo scopo. In ebano anche il ponte e i chiodi ferma
corda, con un inserto di abalone in testa. L’impressione generale che se ne
ricava di primo acchito è di un eccellente strumento, realizzato con cura e
attenzione ai dettagli anche estetici, di ottimo livello. Pulizia e precisione
regnano sovrane, dentro la buca quanto in ogni dettaglio esterno. Risulta ben
bilanciata da imbracciare, una di quelle chitarre che ti senti subito bene
addosso, complice anche l’ottimo settaggio di fabbrica.
Come suona
Non come una jumbo, assolutamente. Anche in questo caso
la dimensione della cassa è in funzione delle sonorità che deve esprimere, con
la necessità di un volume abbastanza ampio di aria da muovere. Ma non è scavata
sui medi come ci si potrebbe aspettare, tutt’altro. La gamma sonora è tutta
presente, con buona definizione e ottima proiezione. Estratto dalla custodia
rigida in dotazione, una bella Hiscox di ultima generazione, leggerissima, lo
strumento ‘profuma’ ancora di colla, evidentemente è stato realizzato da
pochissimo tempo e lascia presagire naturalmente buoni margini di miglioramento,
come sempre accade con i legni massello. Il suono è quello a cui Seeliger ci ha
abituati sui suoi strumenti, rotondo, pieno, con un’eccellente dinamica. Anche
le ‘basse’ ci sono tutte, senza dover spingere troppo. L’attacco del manico
alla cassa al XIV tasto, la tastiera larga (48 mm al nut), il profilo del
manico a D molto tondeggiante e sottile (21 mm), tutto contribuisce ad un
felice approccio e un’immediata confidenza.
La chitarra arrivata per la prova monta la nuova
amplificazione di casa Lakewood, il Sonic System realizzato in collaborazione
con la Shadow. Si tratta di un sistema ibrido, con un piezo sistemato come di
consueto sotto la selletta del ponte e un magnetico incassato sotto il manico,
all’interno della zocchetta, risultando praticamente invisibile. Nella parte
superiore della buca sono sistemati i controlli e il circuito di pre
amplificazione, che è attivo e alimentato da 2 batterie da 3 Volt al litio. Una
soluzione che non intacca assolutamente l’estetica dello strumento e risulta
comunque funzionale. I controlli prevedono un cursore come miscelatore delle
due fonti, una rotella del volume e una per il tono. Quest’ultima, più che
agire come di consueto con un taglio sulle alte, offre una gamma di sfumature
molto interessante. Combinata alla possibilità dosare i due pick up, offre una
tavolozza sonora molto varia su cui lavorare per la creazione del suono. Il
sistema comunque è abbastanza trasparente in posizione flat, anche se il piezo
suona… molto piezo. Ma è una questione di gusti e di contesti musicali.
Conslusioni
Chitarra di eccellente qualità, molto adatta al
fingerstyle, senza disdegnare l’utilizzo del plettro, anche in tecnica mista.
Per gli estimatori della casa teutonica è un ottimo veicolo di passaggio alla
chitarra baritona, complice anche la scala corta da 680 mm, che lo rende
praticamente indolore, eliminando quasi la piccola fase di adattamento
necessaria a questo tipo di strumenti. Ancora una volta, comunque, riconfermato
l’inarrivabile rapporto qualità prezzo dei prodotti Lakewood.
Lakewood J32 Baritona
Tipo: Chitarra acustica jumbo
baritona
Origine: Germania
Importatore: Aramini Strumenti Musicali
s.r.l. Via XXV aprile, 36 Cadriano di Granarolo (BO)
info@aramini.net
Prezzo: € 2.100,00 + IVA
Fasce e fondo: Palissandro Indiano
Top e catene: AAA Abete Europeo
Battipenna: no
Binding: Palissandro Indiano
Manico: Mogano
Tastiera: Ebano
Ponte: Ebano
Cutaway: no
Meccaniche: Shaller M6 Gold
marchiate Lakewood
Larghezza al capotasto: 48 mm
Scala: 680 mm
Tasti: 20
Amplificazione: Lakewood Sonic Sistem
Colore: Natural.
Note: con custodia rigida inclusa
Hiscox, consegna in 60 giorni dall’ordine
Pro e contro
Pro: Eccellente suonabilità, gran suono
Contro: assolutamente nulla
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