Chitarre di razza

 







La tendenza dei costruttori americani, anche di marchi storici, di decentrare la produzione delle serie più economiche nei paesi del sud est asiatico non è certo una novità. E che in oriente le chitarre le sappiano costruire piuttosto bene, lo abbiamo capito già da un po’. Se poi, come valore aggiunto, gli strumenti in questione tornano alla casa madre per set up e controllo qualità, prima di essere immessi sul mercato, è difficile rimanere sorpresi da un rapporto qualità/prezzo a dir poco impensabile, anche solo dieci anni fa. La Breedlove è stata una delle prime a seguire questo modello produttivo e la serie Atlas, partita in sordina nel 2003, adesso ha in catalogo circa una trentina di modelli, suddivisi su tre livelli di finiture differenti, a testimonianza di un ottimo riscontro del mercato.

Anche se, oggettivamente mille e duecento/mille e quattrocento Euro per una chitarra non sono bruscolini, come nel caso degli strumenti in prova, bisogna tenere ben presente che il listino delle ‘americane’ viaggia tranquillamente su cifre che spesso sfiorano la quotazione una buona utilitaria.


Chitarra acustica Atlas AJ250 SM

Descrizione


Una jumbo a metà, verrebbe quasi da dire, vista l’originale forma del corpo della AJ250, che risulta molto più bombata nella parte inferiore. La linea, addolcita dall’elegante spalla mancante, risulta piacevole e la chitarra è sorprendentemente bilanciata, una volta imbracciata. Bello il piano armonico in abete sitka massello, con venature molto pronunciate che praticamente nascondono la giunzione a libro delle due tavole. Fondo e fasce sono in mogano laminato, compatto e ben lavorato. All’interno della cassa la pulizia regna sovrana, senza nessuna traccia di colla in eccesso. Il manico è in mogano, la tastiera in palissandro, come pure il ponte che è senza pin, a corde passanti. La paletta è ricoperta in palissandro, che fa un bel contrasto con le meccaniche cromate, delle Grover che svolgono ottimamente il loro compito, e il logo del costruttore a intarsio. Le concessioni puramente estetiche sono pochissime: la filettatura nera sulla cassa, la rosetta alla buca, molto semplice in abalone, e due end pin cromati per l’eventuale tracolla. Di primo acchito si ha l’impressione di uno strumento essenziale, senza fronzoli, elegante ma concreto. La chitarra monta di serie un sistema di amplificazione Fishman IV Classic, un piezo sotto sella che, pur non essendo di ultima generazione, da delle garanzie di resa e buone possibilità di regolazione.

Curiosando con il naso nella buca non passa inosservato il JDL Bridge Truss System montato sotto il ponte. Si tratta di sistema di compensazione per la trazione delle corde che scarica parte del carico sulla fascia posteriore, all’attacco del jack pin. Montato di serie su (quasi) tutta la produzione Breedlove, è regolabile con la stessa brugola del trussroad e consente di alleggerire le catenature, aumentando di conseguenza la risposta della tavola armonica. L’attacco della tracolla posteriore, che è anche ingresso jack per l’amplificazione, non è semplicemente avvitato, ma fissato con una piastra a tre viti, un dettaglio che farà la gioia di chi litiga continuamente con la boccola che si svita.


Come suona

Esattamente come te lo aspetti! Una jumbo con grande volume e proiezione, scavata sui medi e con bassi a ‘cannone’. Come era facile aspettarsi dalla progettazione (paletta grossa, blocco ponte massiccio, corde passanti e JDL) la chitarra è molto responsiva al tocco, con un buon riverbero naturale e un sustain sorprendente. Suona bene sia in fingerstyle che a plettro, anche se è evidente che è uno strumento da accompagnamento, ideale per chi abita, almeno con il cuore, vicino alla west coast. Il Classic IV fa egregiamente il suo lavoro, riproducendo in maniera trasparente le caratteristiche sonore della chitarra, con una buona possibilità di intervento sul risultato finale.


Chitarra classica Atlas AN250 CR

Descrizione


Strumento a corde in nylon, che non si può definire ‘classico’ da nessun punto di vista, ma dall’estetica accattivante. La forma del corpo richiama la serie AC della Atlas, con la morbida spalla mancante e l’amplificazione on board, il solito Classic IV. La tavola armonica è in cedro rosso massello, con venature fitte e compatte, che fa un bel contrasto con il palissandro laminato di fasce e fondo, molto scuro e a venature larghe. Il manico è in mogano con tastiera in palissandro, su cui sono presenti dei micro dot segna tasti in perloid. Al primo tasto è intarsiato il logo della Breedlove, che evidentemente non trovava posto sulla paletta, ricoperta in palissandro, e dalla forma più slanciata delle sorelle a corde in acciaio. Le meccaniche, cromate, non sono marchiate ma svolgono il loro compito alla perfezione. Sulla AN non è presente il JDL, per ovvi motivi di minor trazione delle corde, ma c’è il trussroad, a cui si accede dalla buca. All’interno della cassa, anche in questo caso, la pulizia regna sovrana. La tastiera non è molto larga, 48 mm al capotasto, una via di mezzo tra una classica e una chitarra da fingerstyle.

Sostanzialmente si riconfermano le impressioni ricavate dalla AJ, pochi fronzoli e molta sostanza, con le medesime scarne concessioni al superfluo.


Come suona

Anche in questo caso, in base alle precise scelte progettuali, è facile intuire cosa aspettarsi, una volta imbracciata la chitarra. Non è uno strumento da conservatorio, non ci sono dubbi. L’accoppiata cedro/palissandro, piuttosto abituale sulle steel strings, ha un’impronta sonora caratteristica, che con le corde in nylon mette in evidenza una certa crudezza del suono, esalta le basse e ne aumenta il sustain. Uno strumento adatto alla bossa nova, al jazz acustico e al fingerstyle alla Jerry Reed o alla Chet Atckins, che prediligevano questo tipo di strumenti. Per lo studio di Asturias meglio rivolgersi altrove. Per l’amplificazione vale quanto già detto per la Jumbo, non sarà l’ultima novità del mercato, ma fa il suo lavoro in maniera egregia.


Conclusioni


Strumenti con un rapporto qualità/prezzo semplicemente impressionante. Costruite in maniera sobria, ma con cura maniacale dei dettagli e delle finiture, ben focalizzati sul risultato finale, il suono. Ideali come prima chitarra di un certo livello o come back up di certi ‘gioielli’ che, magari si portano in giro con una certa apprensione. Una curiosità: suonando entrambe gli strumenti si ha una precisa percezione di uno sbilanciamento verso la gamma bassa. In realtà la proiezione del suono in emissione frontale è perfettamente equilibrata, come verificato in registrazione o facendo suonare qualcun altro. Non è una cosa da trascurare, perché nel 99% dei casi il chitarrista sceglie uno strumento suonando, non ascoltando…
Comunque, buona costruzione, legni masselli, ottimo suono, amplificazione, custodia in dotazione, rigida per la AJ, semirigida per la AN… cosa voglia di più a questo prezzo?



Atlas AJ250 SM

Tipo: acustica jumbo

Origine: Korea

Importatore: Gold Music srl, - Torino Tel. 011.9084169

Prezzo: € 1.200,00 IVA compresa

Fasce e fondo: Mogano laminato

Top e catene: Abete sitka massello

Battipenna: no

Binding: nero

Manico: Mogano

Tastiera: Palissandro

Ponte: Palissandro

Cutaway: sì

Meccaniche: Chrome Grovers

Larghezza al capotasto: 42 mm

Scala: 648 mm

Tasti: 20

Amplificazione: Fishman Classic 4

Colore: natural.

Note: Custodia rigida con tracolla inclusa


Pro e contro

Pro: Rapporto qualità prezzo, emissioni sonora e bilanciamento

Contro: niente da segnalare



Atlas AN250 CR

Tipo: classica

Origine: Korea

Importatore: Gold Music srl, - Torino Tel. 011.9084169

Prezzo: € 1.400,00 IVA compresa

Fasce e fondo: Palissandro laminato

Top e catene: Cedro rosso massello

Battipenna: no

Binding: nero

Manico: Mogano

Tastiera: Palissandro

Ponte: Palissandro

Cutaway: sì

Meccaniche: cromate

Larghezza al capotasto: 48 mm

Scala: 648 mm

Tasti: 20

Amplificazione: Fishman Classic 4

Colore: natural

Note: Custodia semi rigida con tracolla inclusa


Pro e contro

Pro: Non è una chitarra classica

Contro: Non è una chitarra classica



Gli strumenti in prova sono stati gentilmente messi a disposizione da

Dosio Music

Via Verdi 35/44/46 a Vercelli

Tel. 0161.253047


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