CRAFTER Versatile, ma con carattere




Nata nel 1972 come azienda a conduzione familiare - 4 operai in 20 mq - la coreana Crafter oggi esporta in tutto il mondo circa 60.000 chitarre l’anno, realizzate in un stabilimento di 7.000 mq con 140 addetti alla produzione. La proprietà però è rimasta in famiglia, passando di padre in figlio, saldamente in mano ora a quel In Jae Park che si è dimostrato negli ultimi anni un ottimo conoscitore del mercato, oltre che un grande appassionato di chitarra. La qualità degli strumenti con gli occhi a mandorla è migliorata in maniera esponenziale nel giro di pochissimo tempo, lo abbiamo ribadito a più riprese. E la FE27N ricevuta in prova ne è la dimostrazione lampante, tra l’altro offrendo materiali pregiati e scelte costruttive interessanti a un prezzo davvero sbalorditivo. Una curiosità: in origine il marchio con cui veniva commercializzata Crafter, brand scelto solo in un secondo tempo per il mercato internazionale, era ‘Sungeum’ che significa ‘la realizzazione del suono’.

Descrizione


Mini jumbo a spalla mancante la FE27N, a dispetto della sigla asettica e impersonale, colpisce immediatamente per il look estremamente azzeccato. Sarà anche vero che intarsi e binding non ‘fanno suono’, ma l’aspetto estetico ha il suo ruolo nella scelta di uno strumento. E l’intarsio ad ‘Albero della Vita’ – secondo le indicazioni del costruttore - lungo tutta la tastiera, realizzato in legno chiaro su palissandro indiano è davvero un bel colpo d’occhio. Sempre in palissandro, ma del Sud America, sono fondo e fasce in laminato dall’ottimo effetto visivo. La tavola, in abete Sitka è invece in massello, molto chiaro e con belle marezzature. Scelta costruttiva interessante l’abbandono del tradizionale X Bracing delle catenature a favore di un T Bracing più leggero. Cassa e manico sono ornati da un binding in plastica, mentre alla buca un motivo floreale, sempre realizzato in legno, richiama l’intarsio del manico. Originale il design del ponte, in palissandro, che si rifà alla forma della paletta e la sua impiallicciatura.

Nel complesso si tratta di una bella chitarra, ben realizzata, curata nei dettagli quanto nelle finiture, assolutamente priva di sbavature o imperfezioni di sorta. Bilanciata, si ‘indossa’ senza problemi per fare subito amicizia con un manico con sezione a C ben proporzionato. Di solito gli strumenti di fabbrica escono con una regolazione dell’action di massima… cioè quasi al massimo che un essere umano possa tollerare, per poi essere settate secondo necessità in un secondo tempo, abbassando ponte e capotasto. La Crafter, al contrario, è arrivata con un set up abbastanza da corsa, senza avere le corde disegnate sul manico, ma decisamente confortevole. Oltre a un chiodino ferma corde di riserva e la brugola per il trussrod, ci sono poi a disposizione come ‘accessori’ - custodia niente, ma queste cifre s’era da aspettarselo - una serie di spessori da piazzare sotto il ponticello se si avesse necessità di modificare un po’ il settaggio. Sulla fascia superiore sono montati i controlli del LR-S Plus della L.R. Baggs che pilotano l’Element sotto sella. Sì, è anche amplificata con un sistema di discreto livello!


Come suona


Come per molte mini jumbo, la timbrica della FE27N si avvicina più a quella di una OM, piuttosto che a una jumbo vera e propria. Senza il caratteristico buco sulle medie, è ben bilanciata su tutta la gamma, con una ottima proiezione e un bel riverbero naturale. Cantini rotondi e definiti, medi frizzanti, bassi ben definiti… non manca nulla. L’attacco è deciso, secco e immediato, il sustain più che buono, la risposta dinamica davvero soddisfacente. Uno strumento di carattere, al tempo stesso equilibrato ma non anonimo, decisamente versatile. Si suona bene tanto con le dita quanto con il plettro, a suo agio quasi in ogni contesto, con volume sufficiente per farsi sentire bene ed emergere dal mix. L’intonazione della tastiera è perfetta e la spalla mancante si fa apprezzare, soprattutto quando ci si avventura da quelle parti. Come spesso capita con chitarre particolarmente ricche di intarsi sul manico, se si ha l’abitudine di guardare i segnatasti sul manico come riferimento visivo, di primo acchito si può incorrere in un certo smarrimento, ma si supera abbastanza velocemente. Del resto ci sono anche i pallini laterali sulla tastiera. Il sistema L.R. Baggs montato di serie, anche se non è esattamente l’ultimo grido nel campo dell’amplificazione per la chitarra acustica, fa il suo lavoro più che degnamente. Anzi, si rivela una scelta particolarmente azzeccata sulla FE27N, con una resa davvero trasparente sul segnale già buono dello strumento. E la presenza dell’accordatore (cromatico) incorporato è un plus che si fa apprezzare.



Conclusioni

Collocandosi in una fascia di prezzo praticamente entry-level, o poco più, questa Crafter è decisamente interessante. Ottima costruzione, buon suono, buon sistema di amplificazione, versatile ma con carattere, oltre ad avere un bel impatto anche dal lato estetico. Sono strumenti da provare e da tenere ben presente sia se si è alla ricerca di un primo strumento di un certo livello, senza far soffrire emorragie imponenti al conto corrente, quanto di un muletto da affiancare a pezzi più pregiati. Con il rischio, poi, che la riserva passi titolare nel giro di pochissimo tempo.



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