Chitarra acustica
MARTIN 045 STEPHEN STILLS
L’immagine di Stephen Stills è legata a filo doppio alle chitarre Martin sin dai suoi esordi con C.S.& N., passando per l’avventura dei Buffalo, fino alle recenti uscite come solista. Dopo la ‘mitica’ D45, con cui è ormai identificato nell’immaginario collettivo, e la successiva 00045, questo è il terzo modello signature che la casa di Nazareth, Pennsylvania, realizza per il chitarrista americano. Limited edition di 91 esemplari - quella ricevuta in prova porta il numero 35 - è la replica perfetta dell’ormai introvabile 045, prodotta dal 1904 e il 1939 in soli 158 pezzi. E’ la seconda volta che Martin rimette in produzione questo modello, sempre in serie limitatissima e sempre su espressa richiesta di un artista, accadeva esattamente dieci anni fa per la chitarra dedicata a Joan Baez.
Descrizione
Prendere in mano uno strumento che vale, più o meno, un anno di stipendio mette in soggezione. Molto. Le precauzioni sono le stesse che si userebbero per qualsiasi altra chitarra (niente cerniere, bottoni, cinture, via tutto quello che può far ‘riga’), ma il livello di ansia è leggermente più alto. Del resto, è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo…
Se la serie 45 della casa americana è il top della produzione industriale, le edizioni limitate vanno oltre. Il livello di realizzazione e di finitura è semplicemente impeccabile, la scelta dei materiali al massimo livello, filologicamente coerenti con la chitarra che si vuole replicare. Legni masselli di ottima qualità, avorio, madreperla a iosa, non c’è un’oncia di plastica su questo strumento. Che, esteticamente, è davvero superbo. Sarà anche vero che gli orpelli non fanno suono, ma a queste cifre è lecito non aspettarsi niente di meno, ed è esattamente quello che si ottiene. Per chi è innamorato alla follia delle vecchie Martin pre war – e ha perso ormai ogni speranza di trovarne una in condizioni dignitose e/o a un prezzo accessibile - è una delizia: top in Adirondack, fondo e fasce in palissandro del Madagascar (straordinariamente simile al Rio), ponte piramid bridge in ebano come la tastiera, snow flakes come segnatasti… non manca niente. Unica, piccola concessione alla modernità è la presenza del trussrod, alloggiato, però, molto all’interno della cassa, in modo da risultare assolutamente invisibile. Anche se ci vuole una chiavetta apposta per la regolazione, che non è presente per il modello messo a disposizione. Dal XVII al XIX tasto è intarsiata la firma del responsabile di questo piccolo gioiello.
Vista la cassa ‘minuscola’ e le dimensioni generose del manico la chitarra è leggermente sbilanciata verso la paletta con un’accavallatura delle gambe tradizionale. Per chi usa l’impostazione classica le cose vanno decisamente meglio. Il settaggio con cui è arrivata per la prova è roba da uomini duri, con un’action robusta, che permette però di apprezzare appieno le sonorità dello strumento.
Come suona
Ascoltata ad occhi chiusi, sarebbe difficile immaginare di primo acchito che si tratta di una 0. La Stills è davvero lontana dagli stereotipi legati a questo tipo di strumenti. La proiezione sonora è ampia, ariosa, con un bel riverbero naturale. Ricca di armonici e sustain, è ben definita da un estremo all’altro della gamma. L’intonazione è perfetta, non ci sono buchi di frequenza in nessun punto del manico. La tastiera larga e la cassa stretta indicano una netta predisposizione per il fingerstyle, anzi per il fingerpicking più tradizionale. E, in effetti, la 045 in questo ambito è davvero a suo agio. I cantini sono rotondi e ben definiti, bassi netti e profondi, medie sempre in evidenza. Si passa con disinvoltura dal boom chick più classico al fingerstyle di ultima generazione senza grossi problemi. Anche se difficilmente qualcuno avrà il coraggio di suonarci a percussione. Naturalmente lo strumento ha dei limiti strutturali, i XII tasti fuori dal corpo possono essere percepiti come un vincolo per un certo tipo di approccio, ma questa è una considerazione da fare a priori. Anche con il plettro la piccola è in grado di dire la sua, sia per un strumming leggero (molto leggero nel nostro caso, visto che non c’è il battipenna) che per linee solistiche che ne esaltano la corposità dei bassi e la presenza sugli acuti. E in tecnica mista… anche! Anzi, risulta quasi necessario limitare la dinamica sui bassi per evitare di soffocare tutto il resto.
Nel complesso si tratta di uno strumento eccellente ed estremamente versatile. Difficile immaginare un contesto musicale in farebbe fatica a trovare la giusta collocazione e bucare in maniera adeguata il mix finale.
Conclusioni
A questo punto sarebbe lecito domandarsi se la chitarra vale il suo prezzo. Difficile dare una risposta con il giusto distacco, anche dal lato emotivo. Probabilmente sì, nella misura in cui esiste un mercato disposto ad investire cifre di questo livello. La sua collocazione è chiara, destinata ad una nicchia di mercato in cui la distinzione tra musicisti e collezionisti è abbastanza labile, anzi quasi assente. Niente di male, assolutamente. Se, come di dice, il maggior pregio della chitarra è la sua fruibilità a tutti i livelli, si può tranquillamente estendere l’accezione anche agli estremi più alti della scala dei valori. A tutti noi, poveri mortali, non resta che ammirare il capolavoro e tirare avanti. Magari con un occhio alle nuove 028 che casa Martin ha appena rimesso in produzione.
Martin 045 Stephen Stills
Tipo: chitarra acustica
Origine: USA
Importatore: EKO Music Group SpA Via Falleroni, 92 – P.O. Box 52 - 62019 Recanati (MC)
Tel. 0733 226271 – www.ekomusicgroup.com
Prezzo: Euro 13.400 street price
Fasce e fondo: Palissandro del Madagascar
Top e catene: Abete Adirondack
Battipenna: no
Binding: BWB e Abalone
Manico: Mogano
Tastiera: Ebano
Ponte: Ebano
Amplificazione: opzionale
Cutaway: no
Meccaniche: Waverly anticate con paletta in avorio
Larghezza al capotasto: 48 mm
Scala: 648 mm
Tasti: 19
Colore: Natural
Note: Custodia rigida 515 Geib Style, garanzia a vita
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