GIBSON J-35

 


L’iconografia legata ad un certo tipo di songwriting, di stampo prettamente americano, è finalmente riuscita ad aprire, da alcuni anni a questa parte, il mercato italiano – e più in generale quello europeo – alle acustiche Gibson. Mentre in USA, da sempre, la casa di Kalamazoo è il principale competitor di Martin, qui da noi per parecchio tempo non è stato così, assolutamente. Il miracolo l’ha fatto sicuramente la J-45, orgogliosamente imbracciata da una pletora di cantautori di vecchia e nuova scuola, che ha esportato un certo tipo di sound e di immagine anche oltre oceano. E, visto il rinnovato successo dell’immortale workhorse, Gibson ha pensato bene di ispirarsi al passato, rimettendo in commercio la J-


35 che, come nel 1936 (anno di introduzione sul mercato) rappresenta una versione leggermente più economica e no frills della sua storica round shoulders. Anche se non si tratta di una riedizione filologicamente perfetta della versione anni ’30, lo strumento ha diverse caratteristiche interessanti e dal sapore piacevolmente vintage. A partire dall’utilizzo esclusivo di Hide Glue per gli incollaggi, passando per la finitura a nitrocellulosa, per arrivare al banner riportato sulla paletta con la celeberrima scritta ‘Only Gibson is Good Enough’, senza trascurare le meccaniche Kluson style con la palettina in plastica, tutto richiama una certa filosofia costruttiva tipica degli anni d’oro di questi strumenti, che oggi come allora vengono realizzati a Bozeman, Montana.

A questo punto, quindi, sarà proprio necessario andare a toccare con mano se è proprio vero che solo Gibson ‘è buona abbastanza’.

In effetti, esteticamente, le differenze con la sorella maggiore sono ben poche e probabilmente non è un caso che abbiano scelto di montare un battipenna ‘zebrato’ che ne caratterizzi l’immagine in maniera inequivocabile. I materiali utilizzati sono gli stessi, solo leggermente meno pregiati, diciamo con un paio di A in meno sulla scala di valutazione. Abete per la tavola, mogano per fasce e fondo, palissandro per ponte e tastiera non sono di qualità eccezionale, ma comunque masselli e di aspetto gradevole. Il doppio binding – BWB e plastica - delle giunzioni tra tavole e fasce è realizzato in maniera impeccabile e completa il design di uno strumento essenziale e ben realizzato. Anche dentro la buca è impossibile trovare imperfezioni di sorta, perché non ce ne sono. In compenso, ma ci vuole già un po’ di occhio, di può vedere un minuscolo potenziometro a rotella che regola il volume del Baggs Element montato di serie. Assieme all’end pin jack è l’unica traccia visibile della presenza del sistema di amplificazione montato in fabbrica. Pian piano eh, ma ci stanno arrivando tutti, finalmente.


Una volta imbracciata, la chitarra risulta piacevolmente bilanciata. Anzi, perfettamente bilanciata, al punto di stare in posizione senza l’ausilio delle mani. Scala corta, nut largo… ma non era una
round-shoulder? Dopo due accordi e un paio di arpeggi, anche se non si è mai preso in mano uno strumento di questo tipo, si capisce subito il perché del soprannome workhorse! Come la sorella ‘maggiore’, la J-35 è davvero un autentico ‘cavallo da lavoro’, estremamente versatile e facile da suonare. Ha volume, proiezione, definizione e attacco. Sustain notevole, riverbero naturale, tono complesso e articolato, ma senza eccessi di overtone. Suona come una J-45? No, quasi… e forse, per chi predilige l’uso delle dita, la maggior separazione delle note e la fondamentale più in evidenza la può rendere ancora più interessante.

Il sistema di amplificazione della Baggs va egregiamente il suo lavoro. Rende giustizia alla chitarra e solo il fatto che sia praticamente invisibile ce lo fa piacere un po’ di più. Sul modello arrivato in prova, confrontato con la J-100 e la LG-2 che le facevano compagnia e di cui ci occuperemo sul prossimo numero – sì, è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo – si nota un livello di uscita leggermene più basso, facilmente risolvibile, con ogni probabilità, con un reset della selletta del ponte.





Scheda Tecnica

Tipo: acustica round-shoulder flat-top

Origine: America

Importatore: Gibson Europe BV – PK Vianen, Kamerling Onnesweg 2 – Netherlands

Tel.+31.347.324010

Prezzo: € 1.320 street price

Top: Abete massello

Catene: Abete

Fasce e fondo: Mogano massello

Battipenna: zebrato

Binding: BWB e plastica bianca

Manico: Mogano

Tastiera: Palissandro

Ponte: Palissandro

Meccaniche: vintage style con palettina in plastica

Scala: 650 mm

Tasti: 20

Amplificazione: Baggs Element

Commenti