La MiSi (da leggere all’americana, My Sigh, ‘il mio respiro’) è una piccola azienda creata nel 2004, nel Massachusetts, da un team di ingegneri che ha unito la lunga esperienza maturata nel settore a una buona idea, di quelle davvero geniali: la progettazione di circuiti di preamplificazione attiva – al momento solo per strumenti acustici – che potessero fare a meno dell’alimentazione interna. La produzione della casa americana si sta muovendo in questo momento in due diverse direzioni, con la realizzazione di sistemi proprietari completi, come l’Acoustic Duo ricevuto in prova, e l’integrazione del Power Charge, che a breve vedremo nel dettaglio, con circuitazioni di altri marchi. Alcuni prodotti della L.R. Baggs, ad esempio, sono già predisposti per essere integrati con una piccola modifica.
Descrizione
L’Acustic Duo si compone, neanche a dirlo, di due elementi: il pick up magnetico vero e proprio e il suo Power Charge, che è un po’ il cuore del progetto MiSi. In pratica si tratta di una sorta di caricabatterie, stile telefonino, che al posto del connettore ha un jack maschio stereo. Collegato come un cavo qualsiasi, in sessanta secondi esatti mette in carica un super condensatore all’interno del pick up che garantisce al dispositivo otto ore di funzionamento ininterrotto. Niente più batteria scarica un’ora prima di andare in scena, quando tutti in negozi sono chiusi, nessuna contorsione improbabile per riuscire a raggiungere il vano porta pila all’interno della buca dello strumento o imprecazioni inenarrabili per far uscire la ‘slitta’ dalla sua sede per la sostituzione. E il pianeta, ovviamente, ringrazierà a breve. Otto ore di carica non sono poche, ma neanche tantissime. E’ improbabile che una sessione duri tanto, ma trovarlo scarico, ogni volta che lo si prende in mano, all’inizio è irritante. In effetti, però, basta prendere il giro, come abbiamo fatto con tanti altri supporti di vario genere nel corso degli anni, e attaccarlo un minuto prima di cominciare a suonare. Giusto il tempo di controllare l’accordatura. Questi ingegneri americani, comunque, devono conoscere bene il chitarrista medio, capace di dimenticarsi qualsiasi cosa prima di un concerto. Per cui, se prima di salire sul palco ci si rende conto di aver scordato sia di ricaricare il PU quanto il caricabatteria (che poi batteria non è, ma ci siamo capiti) su una mensola a casa, basta farsi prestare un cavo stereo dal tastierista, estrarre una pila da 9 V da un pedalino, collegare a ponte (vedi figura 1) per i soliti sessanta secondi e risolvere il problema.
Il Flux 2.0, ovvero il pick up magnetico vero e proprio, è realizzato su un progetto originale ‘planare’, con l’obbiettivo dichiarato di ridurre ronzii e rumori indesiderati provenienti dalla rete. Costruito in maniera solida e ineccepibile nel suo involucro ottonato, si monta alla buca della chitarra con i consueti due morsetti a vite, in maniera rapida, efficace e con un buon impatto sull’estetica dello strumento. Il terminale jack collegato al magnete è adatto sia per utilizzo esterno, sia per l’installazione definitiva con la presa da montare al posto dell’end pin per la tracolla. Piccoli dettagli che si fanno apprezzare.
Come suona
Appena collegato all’amplificatore appare evidente una cosa: quelli della MiSi non scherzavano affatto sulla riduzione del rumore di fondo. Forse il single coil più silenzioso che mi sia mai passato per le mani. Certo, le condizioni di salute della rete elettrica fanno la loro parte, ma ronzii zero, assolutamente. Il Flux è estremamente trasparente, non ci mette nulla di suo nel risultato finale. In maniera anche impietosa: se una chitarra suona male, amplificata con questo magnetico sarà anche peggio. Lo stesso discorso, ovviamente, vale al contrario. Le caratteristiche dello strumento vengono riprese in maniera realistica, conservando toni, armoniche e dinamica in maniera accurata. Purtroppo la costruzione a poli coperti, e quindi non regolabili, fa incappare inevitabilmente nel problema dei cantini troppo squillanti, soprattutto se si utilizzano le corde ‘ricoperte’ a lunga durata che ora vanno per la maggiore. L’ideale, si sa, sarebbe utilizzare quelle in acciaio, ma le Bronze risultano essere un buon compromesso, alla fine.
Conclusioni
Progetto molto interessante, che merita di essere seguito e incoraggiato per le implicazioni etiche quanto per la bontà del prodotto. Come molte cose che fanno bene all’ambiente, richiede un piccolo sforzo di adattamento all’inizio, per cambiare quelle che in fondo sono solo abitudini consolidate. Questi signori sono da tenere d’occhio comunque, hanno già annunciato il lancio a breve di un preamplificatore interno per chitarra, ovviamente sempre con il sistema battery free, con controlli esterni wireless.
MiSi Acoustic Duo
Tipo: Pick up magnetico attivo per chitarra acustica
Origine: USA
Produttore: MiSi - 178 Crescent Road, Needham, Massachusetts – www.mi-si.com
Distributore: Music Gallery srl - Via V. Monti, 52 20017 Rho - Milano Tel 02.93909372 Info@musicgallery.it – www.musicgallery.it
Prezzo: € 227,00 spedizione inclusa
Note: carica batteria incluso
Pre Amplificazione: sì
Colore: bronzo
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