Il progetto Mayson è partito nel 2008, in Cina, da un'idea del suo fondatore Alex Wang. Non è mai stato chiaro se ci fosse un legame di qualche tipo tra la odierna Mayson, specializzata nella produzione solo di chitarre acustiche, e la Maison che negli anni ’80 ha inondato l’Europa di pessime repliche di chitarre Strato/LesPaul-formi, ma in fondo poco importa. Ci sono voluti tre anni perché il primo modello Mayson vedesse la luce e altrettanti perché arrivassero nel nostro paese. Abbiamo avuto il piacere di provare le prime distribuite in Italia, su segnalazione di Paolo Giordano, nel 2015, ricavandone ottime impressioni. La trasformazione del 'motto' aziendale che all'epoca recitava “La Nasa risponde a Stradivari” in “La Nasa incontra Stradivari” la dice lunga sul percorso compiuto e su quale mission si siano focalizzati.
Anche questa volta, come nel 2015, la chitarra messa a disposizione per la prova appartiene a una serie limitata, che al momento non si sa se avrà una produzione continua nel tempo. Contravvenendo alle più basilari regole della scrittura, verrebbe da aggiungere subito: speriamo di sì! Perché? Vediamolo insieme.
La Mayson Arkansas ha uno shape del corpo che la casa definisce Marquis a spalla mancante, molto simile – se non identico – a una OM. Ha la tavola in Abete tedesco massello, molto chiaro e con venature sottilissime, di ottima qualità, mentre fasce e fondo sono in Cobote. Si tratta di un palissandro messicano, caratterizzato da un colore marrone chiaro marezzato da venature scure, dall'effetto ottico molto gradevole. Inoltre si tratta di un'essenza particolarmente oleosa, caratteristica che la rende facile da lavorare e da lucidare. Il fatto che ce ne sia in abbondanza, tra l'altro, la rende appetibile in liuteria.
Le giunzioni del corpo sono ornate da un binding sempre in Cobote profilato da un filetto bianco verso la cassa e BWB sulla tavola. Motivo ripreso dalla rosetta alla buca, abbellita anche da un motivo a lisca di pesce che fa presagire la presenza di catenature alleggerite all'interno della cassa. Il battipenna c'è... ma non si vede, è trasparente. Il ponte, dalla forma originale e gradevole, in match con la tastiera, è realizzato in ebano, essenza ripresa anche sulla paletta che monta sei meccaniche di produzione interna, open back e con palettina in plastica in tinta legno. Il manico, realizzato in mogano, è privo di binding e monta 21 tasti di piccole dimensioni, montati alla perfezione. E' presente anche un sistema di amplificazione Fishman Flex Active Controll, caratterizzato da tre piccoli potenziometri sulla fascia superiore, non molto invasivi, mentre la presa del jack, che 'contiene' anche il vano batteria, è posizionata sulla fascia inferiore della chitarra.
Difficile muovere critiche di qualsiasi tipo alla realizzazione dello strumento: davvero impeccabile da qualsiasi punto lo si rigiri, tutto è realizzato ad arte.
L'Arkansas è molto leggera – caratteristica sempre positiva – e perfettamente bilanciata, comoda da imbracciare sia da seduti che in piedi, con entrambe gli end pin per la tracolla già montati di fabbrica. Il manico ha una gradevole sezione a C tradizionale, né troppo spessa né troppo sottile, con il nut di 44,5 mm e la scala da 648 mm, uniti ad un ottimo set up di fabbrica: davvero comodissima e facile da suonare di primissimo acchito.
Il suono è davvero sorprendente... e non capita spesso di dirlo, soprattutto su chitarre in questa fascia di prezzo. Il tono è complesso, ricco di overtone e armoniche, molto 'legnoso', ma nel senso buono del termine. Bassi presenti ma non invadenti, medi definiti e cantini davvero spettacolari. Rotondi, definiti e corposi, 'cantano' che è una meraviglia. Difficile trovare strumenti che aiutino a portare la melodia in evidenza con tanta facilità e maniera così musicale. Queste caratteristiche la rendono una chitarra ideale per il fingerstyle in generale, ancor più per un fingerpicking di stampo tradizionale. Ma anche con il plettro ha il suo perché, ottima per accompagnamenti quanto per parti soliste, sempre per merito dei fantastici cantini 'canterini'.
Il Fishman Flex on board non è un sistema esoterico, ma fa il suo, restituendo in maniera rispettosa le caratteristiche dello . Anche se forse una chitarra di questo livello avrebbe 'meritato' qualcosa di più. Ma nessuno vieta di intervenire in un secondo tempo.
L'Arkansas ha convinto, e anche parecchio. In una fascia di prezzo tutto sommato abbordabile, mette a disposizione caratteristiche costruttive e sonore davvero di livello eccellente, con una cura dei dettagli maniacale: dal traversino+ponte in Tusq alla custodia morbida (si fa per dire, è praticamente corazzata) in dotazione.
mario.giovannini@chitarra-acustica.net
Scheda tecnica
Mayson Arkansas
Distributore: Valmusic Professional – www.valmusicpro.com
Body: Marquis
Tavola armonica: Abete tedesco massello
Fondo & fasce Cobote
Manico: Mogano
Tastiera: Ebano
Ponte: Ebano
Capotasto 44,5 mm
Scala: 648 mm
Battipenna: trasparente
Meccaniche: Mayson Nikel 372 AS open back
Finitura: lucida
Paletta: Logo in Madreperla
Amplificazione: Fishman Flex Active Control |
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Astuccio: in dotazione
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