E' possibile modificare – con successo - un'icona, migliorare un termine di paragone assoluto? Non deve essere stato facile per Mr. Martin e il suo entourage porsi questa domanda... e soprattutto darsi una risposta. Reimmaginare, reinventare una chitarra come la Dreadnought è forse un qualcosa che sfiora l'incoscienza. Però denota anche una lucida visione della realtà, di un mercato in continua evoluzione e la volontà di andare avanti e ascoltare gli stimoli che arrivano dal 'mondo reale'. Per cui, perché no? Perché non provarci, anche a costo di rischiare qualcosa? Personalmente è un modo di affrontare le cose che amo particolarmente. Andiamo quindi a vedere come sono queste Martin 'reinventate', partendo da quella che è la chitarra per eccellenza.
Martin D28 Reimagined (2017)
Quasi cento anni di storia, immagine iconica della chitarra stessa, workhorse per un numero inimmaginabile di musicisti, di artisti di ogni genere musicale, la D 28 è la Dread. Non una Dread, ma la Dread. La prima, la vera Dread. Possiamo dirlo senza paura di smentita.
Il nuovo modello 2017 non presenta differenze estetiche sostanziali da quello standard, anche se si sa, il diavolo si nasconde nei dettagli. Tavola in abete Sitka, fasce e fondo in palissandro indiano, tutto massello e di ottima qualità. Finitura gloss, ottimamente realizzata su tutto il corpo che monta un manico in Hardwood, definizione un po' generica ma efficace, con tastiera in ebano, in match con il ponte. Le giunzioni sono ornate dal caratteristico binding BWB, assente lungo la tastiera che ha però i consueti dot a pallino in madreperla.
A prima vista, quindi, sembra tutto come al solito. Ma osservando con attenzione si possono notare alcune novità. Anzitutto il bel colore della tavola armonica, definito aged top, che conferisce allo strumento una colorazione piacevolmente vissuta. Stesso discorso per i binding, che virano al crema. Il battipenna è in simil tartaruga, invece del classico nero previsto sulla serie 28. Le meccaniche sono del tipo open back – e di ottima qualità – altro tocco deliziosamente vintage. Ma è il manico che 'nasconde' le cose più interessanti: il nut è di 45 mm, 2 mm abbondanti più di prima, e il profilo è Low Oval, quindi con una 'pancia' meno pronunciata. Se poi ci venisse voglia di ficcare il naso all'interno della casa, oltre ad accorgersi dell'estrema pulizia di realizzazione dello strumento, si potrebbe notare la posizione delle catenature, Forward Shifted. Certo, ci vuole un occhio piuttosto sgamato per accorgersene. Quindi, grattando appena sotto l'apparenza, ci sono diverse cose interessanti.
Ma passiamo alla prova pratica. Fin dalla prima pennata, con un bel Mi maggiore in prima posizione, si ha la calda, piacevole sensazione di essere finalmente a casa. Il suono è quello che ti aspetti: grosso, presente, con tanta proiezione e volume infinito. Puoi spingere quanto vuoi, ma ce n'è sempre. Ma ascoltando con attenzione si nota una precisa evoluzione verso un tono più ricco e moderno, sicuramente merito del tipo di catenatura utilizzata. Più sustain più armonici, maggiore presenza su tutto il registro. Non siamo ai livelli di una HD 28, ma ci aggiriamo da quelle parti, con una certa influenza anche della Serie Golden Era. In buona sostanza l'impressione è che nella Reimagined siano confluite tutte le esperienze positive maturate da Martin negli ultimi anni in questo segmento, dando vita a uno strumento davvero eccellente. Piacevolmente 'anticato' nel look, estremamente moderno e versatile nei suoni. Inoltre il nut più ampio e il profilo del manico stondato la rendono 'accessibile' anche all'altra metà della mela, a tutti quelli che non imbracciano il plettro a ogni piè sospinto, ma amano alla follia questo suono (come il sottoscritto).
Martin DC16E VT
La DC 16 appartiene alla serie Americana, lanciata di recente sul mercato, che comprende oltre alla Dread a spalla mancante ricevuta in prova, anche quella a corpo intero e una OM cutaway. Se la D 28 è la 'depositaria' della tradizione, qui siamo alle prese con una concezione dello strumento più moderna e avanzata che, di nuovo, sembra fare tesoro delle esperienze passate per fornire chitarre al passo con i tempi. La tavola è in abete Sitka massello – e fin qui... - ma con fasce e fondo in Sicomoro. Pianta appartenete alla famiglia delle Moracee, è molto diffusa in Africa e Medio Oriente. Nell'intervista a C.F. Martin pubblicata nelle pagine precedenti affrontiamo in maniera abbastanza approfondita il discorso delle 'essenze alternative' e del CITIES, evitiamo quindi ripetizioni inutili. La cosa curiosa, comunque, è che si tratta del materiale con cui gli antichi egizi costruivano i sarcofaghi, simbolo stesso dell'eternità... quindi non ci dovrebbero essere grossi dubbi sulla tenuta a lungo termine!
Il binding che orna le giunture della cassa è un multistrip con filetto arancione molto bello e d'effetto. La stessa finitura è riportata anche sul manico, anche in questo caso realizzato in Hardwood, lungo tutta la tastiera in Ebano. Il manico è praticamente identico a quello della sorella maggiore appena provata: nut da 45 mm e profilo Low Oval. Il ponte è realizzato nello stesso materiale della tastiera, mentre il battipenna è in plastica nera.
La particolarità più evidente dello strumento è la ridotta profondità della cassa, che è uguale alle serie OM. Di nuovo sono utilizzate catenature Forward Shifted, in questo caso anche scalloped. All'interno della buca troviamo, oltre all'ormai consueta pulizia e precisione della realizzazione degli incastri, i controlli del sistema di amplificazione montato on board, un Fishman Matrix VT Enhance NT2, con due potenziometri per tono e volume nella parte superiore e quello per l'Enhance in quella inferiore.
Insomma, una sorta di 'anello mancante' tra la Dread e la OM verrebbe da dire, ma con una serie di pregi innegabili. Appena imbracciata, la chitarra risulta estremamente comoda e ben bilanciata. Il manico largo e piatto, l'ottimo set up... sembra di averla in mano da sempre. E si fa anche un po' di fatica a posarla, in tutta onestà. Il suono è preciso, secco e diretto. Più asciutto, meno ricco di overtone di una Dread tradizionale, con la fondamentale sempre in evidenza. E' una chitarra ideale per fare... un po' di tutto. Plettro, dita, tecnica mista, quello che vi passa per la mente. Estremamente versatile per vocazione, molto comoda da suonare, con un sistema di amplificazione Plug & Play che non è esattamente esoterico, ma che fa decisamente il suo lavoro in maniera eccellente.
Conclusioni
Due strumenti simili esteticamente, ma estremamente diversi alla prova pratica. E ugualmente interessanti, per tutta una serie di dettagli e innovazioni introdotte. Chiudo con una piccola parentesi personale: appena arrivate ho dedicato praticamente tutta la mia attenzione alla D 28, tanta era la curiosità di provare la serie Reimagined. Attesa che non è stata tradita, tutt'altro. Ho quindi lasciato la DC 16 un po' da parte. Ma sinceramente, al momento di restituire gli strumenti all'importatore è stata proprio la sorellina minore quella che ho fatto più fatica a mettere via. La D 28 è una bomba, letteralmente, da cui sai cosa aspettarti e che in questo caso è andata anche oltre. Ma la DC 16 è qualcosa di nuovo, singolare, ed evidentemente molto adatto al mio modo di suonare e di intendere la chitarra.
Scheda tecnica
Martin D28 Reimagined (2017)
Tipo: Chitarra acustica
Distributore: EKO Music Group SpA Via Falleroni, 92 – P.O. Box 52 - 62019 Recanati (MC)
Tel. 0733 226271 – www.ekomusicgroup.com
Top: Abete Sitka
Catene: Abete
Fasce e fondo: Palissandro Indiano
Manico: Hardwood
Tastiera: Ebano
Ponte: Ebano
Binding: BWB
Meccaniche: Nickel Open Gear
Scala: 648 mm
Capotasto: 44,5 mm
Tasti: 20
Scheda tecnica
Martin DC16E VT
Tipo: Chitarra acustica
Costruzione:
America
Tel.
0733 226271 – www.ekomusicgroup.com
Distributore: EKO Music Group SpA Via Falleroni, 92 – P.O. Box 52 - 62019 Recanati (MC)
Top: Abete Sitka
Catene: Abete
Fasce e fondo: Sicomoro
Manico: Hardwood
Tastiera: Ebano
Ponte: Ebano
Binding: BWB
Meccaniche: Satin Pearl Open Gear
Amplificazione: Fishman Matrix VT Enhance NT2
Scala: 648 mm
Capotasto: 44,5 mm
Tasti: 20
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