Invidiare le nuove generazioni di chitarristi è un segno dei tempi che stiamo vivendo. Oltre a essere un evidente sintomo che si invecchia. Ma è impossibile non ‘guardare male’ chi ha disposizione così tante risorse, se decide di affacciarsi al mondo della musica e della chitarra in particolare. Poter avere per le mani strumenti come questa Yamaha CX40, soprattutto al prezzo a cui viene proposta, è davvero una fortuna. Anche solo 20 anni fa, quando ancora si pagava in vecchio conio – si, il baratto era già sparito, anche se da poco – per 200.000 Lire (o poco più) ci si portava a casa degli strumenti che ‘musicali’ lo erano in senso lato, per intonazione approssimativa, tenuta dell’accordatura quasi casuale e materiali dalla provenienza quanto meno oscura. E spesso era meglio non sapere.
Oggi apri una scatola di cartone – la custodia a queste cifre ci vuol davvero coraggio a pretenderla – e ti esce fuori una chitarrina come questa. Si rimane senza parole. La CX40 è uno strumento vero, con cui si può studiare sul serio. Realizzato con buoni materiali, anche se non tutti nobili, regolato ad arte e senza imperfezioni di nessun tipo. Forse la finitura è un po’ spessa, vagamente plasticosa ma, probabilmente essendo destinata a mani non sempre molto esperte, anche garanzia di poter ‘tenere botta’. O botte varie, insomma.
Pur avendo già anticipato le conclusioni, vediamo comunque di dare un’occhiata più da vicino a questo strumento. Legni masselli non ce ne sono, quindi non ne parliamo più. La tavola è in Abete rosso, mentre fasce e fondo sono realizzati in Merati, materiale ricavato da una sequoia tipica dell’Est Asia, di cui c’è molta disponibilità (oltre a essere piante gigantesche). Il manico è in Nato, varietà di Mogano ‘poco nobile’ sempre delle stesse zone, su cui è inserita la tastiera in Palissandro, stesso materiale con cui è realizzato il ponte. La paletta, di dimensioni importanti, monta meccaniche di ignota provenienza ma dal funzionamento assolutamente impeccabile. Lo strumento viene realizzato in Indonesia, probabilmente con materiali reperiti in loco, ma la costruzione è davvero impeccabile. Nessuna imperfezione a vista, ne all’esterno ne tanto meno all’interno della cassa. I tasti sono ben posati e assolutamente intonati, e non è poco in questa fascia di presso. In più, sulla fascia superiore, sono presenti i controlli dell’amplificazione montata di serie, un System 49 della casa. Si stratta di di un semplice trasduttore sottosella passivo, con controllo di volume e tono. Nel complesso la chitarra ha un aspetto gradevole, professionale e convincente.
Una volta imbracciata, si apprezzano anche l’ottimo bilanciamento dei pesi – perfetto in accavallatura classica – e il set up di fabbrica. Probabilmente, per essere una chitarra con corde in nylon, il settaggio è fin troppo ‘da corsa’, ma è l’ideale per non scoraggiare un primo approccio di un neofita allo strumento. Il manico è corposo, senza essere eccessivamente spesso, con un nut di dimensioni standard. E, sembrerà incredibile, ma suona pure niente male. Certo, la complessità del tono non è a livelli altissimi, i cantini sono un po’ vetrosi, ma nel complesso è uno strumento che può dare delle soddisfazioni. I bassi sono belli corposi, il sustain lungo e deciso, con un attacco secco e un buon volume.
L’amplificazione on board, poi, è un plus che la può rendere appetibile, oltre che allo studenete alle prime armi – che troverà ottimo pane per i suoi denti – anche per chi è alla ricerca di uno strumento crossover per sperimentare (o giocare) un po’. Soprattutto se proviene da studi classici.
Scheda tecnica
Tipo: Chitarra classica
Distributore: Yamaha Music Europe GmbH - Branch Italy
Viale Italia, 88 - 20020 Lainate (MI)
Prezzo: Euro 139 IVA inclusa
Top: Abete rosso
Catene: Abete
Fasce e fondo: Merati
Manico: Nato
Tastiera: Palissandro
Ponte: Palissandro
Binding: BWB
Meccaniche: cromate
Amplificazione: Yamaha System 49
Scala: 645 mm
Tasti: 20
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