BLUERIDGE BG 60 E BR 243

 


Eccoci di nuovo a parlare di chitarre prodotte in Cina. E, per l’ennesima volta, a prendere atto dell’enorme salto qualitativo che questi costruttori sono riusciti a fare, nel giro di pochissimi anni. Sicuramente non è questa la sede adatta, tanto meno chi scrive è in grado, per approfondire il discorso nelle sue implicazioni più profonde – e farlo in maniera esauriente - ma bisogna accettare come dato di fato che ditte come la Saga, di cui Blueridge è una emanazione, sono in grado di mettere sul mercato chitarre ben fatte, a prezzi molto interessanti. Strumenti che solo una decina di anni fa erano assolutamente inarrivabili per il principiante o il dilettante un po’ più evoluto, ora sono decisamente più a portata di mano (e di tasca).


Non che la Saga sia una newcome del settore, tutt’altro. Sono in attività da più di 30 anni e si sono fatti le ossa sulla produzione di massa, destinata a studenti e semi pro, sempre con un occhio al prezzo. Blueridge, in questo contesto, negli ultimi si è specializzata nella replica di chitarre storiche – alla fine, chissà perché, si finisce sempre a parlare di Martin o Gibson - realizzate con un certo rigore, gusto piacevolmente vintage, buoni materiali e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Per non far torto a nessuno, abbiamo deciso di provarne due differenti, una per tipo.


Blueridge BG60

Lo slope-shoulder o advanced jumbo è uno shape del corpo tornato in auge in questi ultimi tempi. Legato a una certa iconografia di stampo cantautorale, ultimamente sta prendendo piede anche in altri ambiti, per versatilità e suonabilità. La BG 60 si rifà quindi a questo standard, con tavola in abete massello e fasce e fondo in laminato di palissandro brasiliano. La tavola è finita con verniciatura sfumata a 3 tonalità, ben stesa ma abbastanza spessa da non lasciar intravedere le venature del legno. Monta un battipenna tartarugato che si armonizza bene con l’insieme. Il back, invece, viene lasciato natural ed è molto bello. Se fosse in massello, probabilmente, avrebbe il valore di una vettura di media cilindrata. Le giunzioni tra le parti del corpo sono ornate con binding crema e un profilo BWB sulla tavola. Il manico, in mogano con tastiera in palissandro, invece ne è privo. Il ponte, dalla linea molto semplice ed essenziale - e non reverse – è in match con la tastiera. Quest’ultima è ornata da segnatasti romboidali in perloid, eleganti e ben posati. La paletta, dal design originale, è nera con fregi bianchi e il logo banner della casa. Monta meccaniche open back, con palettina in ivoroid, che svolgono egregiamente la loro funzione. Molto particolare il dettaglio del tacco del manico dalla forma squadrata e originale. La costruzione della chitarra è ineccepibile: niente colla in eccesso all’interno della buca, incastri netti e precisi, binding e intarsi posati con senza sbavature.


Malgrado le dimensioni importanti della cassa, lo strumento è comodo da imbracciare e abbastanza bilanciato. La scala corta, il nut non troppo piccolo e con una buona spaziatura delle corte, uniti al buon set up generale, rendono molto semplice il primo approccio. Il profilo del manico a C tonda riempie bene la mano. Su una chitarra così è impossibile non cominciare impugnando un plettro, magari neanche troppo sottile. E non si resta delusi: lo strumento rispetta appieno le aspettative con un suono profondo, caldo e molto ricco di armoniche. La risposta al tocco è pronta e molto dinamica, pur risultando nel complesso abbastanza compressa. Non necessariamente una cosa negativa, anzi. Il sustain è corposo e prolungato. La botta che si riceve nello stomaco è notevole, piacevole e rassicurante. Rimesso il plettro nel taschino, la si scopre dotata di una bella voce anche suonata con le dita, che si giova dell’attacco immediato e dei cantini rotondi e ben definiti. Versatile, divertente, piacevole. Il tutto per poco più di 700 Euro.


Blueridge BR243


Con il modello triplo 000 arriviamo invece quasi al top della gamma della casa e siamo in una fascia di prezzo ancora sotto i mille euro. La BR è realizzata interamente con legni masselli, nella cassica accoppiata abete e mogano. La tavola ha una piacevole sfumatura ambrata, ricorda l’adirondack, che si sposa bene con il battipenna zebbrato/tartarugato dal sapore molto vintage. Fasce e fondo hanno fibre scure e compatte, di buona qualità. La tavola è ornata con il classico triplo filetto BWB, che non compare sulla cassa. Anche il manico è in mogano, tastiera in ebano con segnatasti a dot, molto sobri ed essenziali. Anche in questo caso il ponte è realizzato nello stesso materiale della tastiera, dalla forma semplice ed elegante, abbellitto dai piroli ferma corde con inserto in perloid. La paletta è impiallacciata in mogano e impreziosita da un intarsio floreale di bell’effetto, oltre che dal logo nello stesso formato della BG. Anche in questo caso le meccaniche sono a fondo aperto, nichelate, molto simili alle Kluson d’epoca. Tocca ripetersi, quasi parola per parola: anche in questo caso la realizzazione dello strumento non presenta imperfezioni di alcun tipo, oltre a mettere in evidenza una notevole cura per i dettagli e un gusto piacevolmente retrò.


Perfetto bilanciamento dei pesi, manico sottile e buon set up generale anche in questo caso concorrono a rendere subito piacevole l’approccio allo strumento. E, di nuovo, le aspettative non vengono tradite: chitarra ideale per il fingerstyle, da suonare in punta di dita, ma non troppo. La risposta dinamica è pronta e abbastanza compressa, la gamma sonora ben definita e senza buchi. Ottimo il volume, che si ottiene senza forzare. Bello il riverbero naturale che permette di far emergere la melodia sui cantini senza sforzi. Overtone ricchi e caldi, senza risultare troppo invadenti. Anche con il plettro non se la cava male, anche se è evidentemente uno strumento destinato ad altro.


Conclusioni

Strumento ben realizzati, con cura e ottimi materiali. Tutte con custodia rigida in dotazione, che per la BR è una leggerissima Trick Case di ottima qualità. Il rapporto qualità/prezzo è notevole, sono decisamente destinate a farsi notare sul mercato. Ottime per lo studente evoluto quanto per chi ha ‘voglia’ di provare qualcosa di diverso senza spendere un patrimonio. Ma, al tempo stesso, senza rinunciare alla qualità.



Scheda tecnica BG 60

Tipo: Chitarra acustica

Costruzione: Cina

Top e catene: Abete massello

Fasce e fondo: Palissandro brasiliano laminato

Manico: Mogano

Tastiera: Palissandro

Ponte: Palissandro

Binding: BWB

Battipenna: Tartarugato

Meccaniche: Open back con palettina in ivoroid

Amplificazione: no

Larghezza al capotasto: 44 mm

Distanza Mi-mi al ponte: 54 mm

Scala: 648 mm

Tasti: 21



Scheda tecnica BR 243

Tipo: Chitarra acustica

Costruzione: Cina

Top e catene: Abete massello

Fasce e fondo: Mogano massello

Manico: Mogano

Tastiera: Ebano

Ponte: Ebano

Binding: Black

Battipenna: Tartarugato

Meccaniche: Open back nickelate

Amplificazione: no

Larghezza al capotasto: 43 mm

Distanza Mi-mi al ponte: 55 mm

Scala: 648 mm

Tasti: 21

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