La Radial Engineering è una azienda canadese che progetta e distribuisce materiale audio professionale. Nata nel 1991, negli ultimi ha avuto una rapida crescita sul mercato, differenziando in maniera significativa la produzione allargando, con brand dedicati, anche al settore degli accessori per strumenti musicali. Alla Tonebone è affidata la realizzazione di pedali per chitarra, in gran parte valvolari, di fascia alta, che si vedono spesso ‘ai piedi’ di moltissimi pro. Il Radial ricevuto in prova, però, è un preamplificatore per strumenti acustici a due canali. Non si parla espressamente di chitarra, nelle specifiche del costruttore, per far intendere una vocazione più generica del pedale, ma ovviamente procederemo alla prova dove ci porta il cuore.
Descrizione
Il PZ-Pre, alloggiato nel suo robusto scatolotto di metallo, da una bella sensazione di robustezza e solidità. Uno di quegli oggetti progettati per durare e sopportare, senza fare una piega, pedate poco gentili su palchi e palchetti di ogni genere. La dotazione di controlli e funzionalità è notevole, ma di immediato utilizzo e, soprattutto, con una serie di applicazioni pratiche importanti. E’ evidente che alla base della progettazione c’è l’esperienza di qualcuno che suona, sul serio, e si confronta quotidianamente con una serie di problematiche.
Il pedale ha due ingressi, ciascuno con la propria regolazione di volume. Sull’input 1, consigliato per sistemi passivi, è possibile attivare un micro swicht, posto di fianco alla presa e accessibile con una punta (di biro o di un piccolo cacciavite) che aumenta l’impedenza d’ingresso di 10 M Ohms. A fianco del secondo ingresso, invece, un interruttore simile permette di rendere indipendenti i canali o di miscelarli. In pratica: se si utilizzano due strumenti diversi, magari uno con amplificazione passiva e l’altro attiva, in modalità Mix è possibile passare da uno all’altro con il tasto Toggle, regolando i due volumi in maniera indipendente per livellarli. Se invece si utilizza un sistema di amplificazione ibrido, con due fonti di ripresa separate, basta attivare il Blend (che disattiva il Toggle) e regolarne i due livelli. Se la chitarra montasse due rilevatori separati, ma con un’unica uscita stereo, niente paura: si attiva il Blend e si entra sull’input 1, che è predisposto per splittare automaticamente i due segnali. Vista la diffusione dei sistemi di amplificazione misti e la tendenza a non ‘rovinare’ più gli strumenti con controlli on board, questa possibilità è estremamente interessante e attuale. La sezione di equalizzazione è semplice, essenziale: alti, bassi e medi con selezione della banda d’intervento. Sono disponibili tre uscite, di cui due bilanciate XLR, una a monte e una a valle dell’equalizzatore, più una sbilanciata a jack. L’uscita dedicata all’accordatore è sempre attiva, ma il tasto Mute permette di zittire entrambe i canali per l’intonazione dello strumento. Oltre ai classici interruttori di fase e taglio sui bassi, presenti più o meno su tutte le DI di medio livello, il PZ-Pre ha un altro paio di funzionalità interessanti. Anzitutto il Notch Filter per il taglio di frequenze indesiderate, bypassabile o con due livelli di intensità. E il tastone centrale dedicato al Boost, con cui è possibile programmare un incremento del volume di uscita da utilizzare al momento più opportuno. Si può anche collegare in loop una mandata ad effetti esterni. In questo caso si può scegliere se associare al tasto Boost la selezione degli effetti esterni, l’incremento del segnale o delle due cose assieme.
Come suona
Con tutti i controlli in posizione flat, il ToneBone è estremamente trasparente, senza colorare in alcun modo il segnale. In pratica un’ottima DI. La sezione di equalizzazione permette interventi radicali, in grado letteralmente di stravolgere il suono di uno strumento. In questo caso, come viene suggerito anche dal manualetto di istruzioni allegato (rigorosamente solo in inglese) meglio ricordarsi che ‘less is better’. Messo alla prova con diverse chitarre e, soprattutto, con diversi sistemi di amplificazione, sia attivi che passivi, ha messo in luce ottime doti di trasparenza e di definizione del segnale. In particolare con l’uscita XLR dritta nell’impianto voci, soluzione più frequente per la chitarra acustica. Se lo strumento suona bene di suo, l’utilizzo moderato dell’equalizzazione permette di mettere a fuoco anche i dettagli e massimizzarne la resa. Se la chitarra, o il sistema di amplificazione non è un granché, al contrario si riesce sempre e comunque ad arrivare a un compromesso accettabile. Non fa magie, ma un ottimo lavoro sì. Con il Toggle utilizzato come A/B switcher la possibilità di selezionare al volo, sul paco, due strumenti differenti già con i volumi livellati correttamente è interessante. Obbliga però a fare delle scelte di compromesso per quello che riguarda la regolazione dei toni, che è unica per entrambe i canali. In posizione Blend, invece, è un’ottima soluzione per i sistemi idridi, magari creati su misura che non hanno regolazioni sullo strumento. La classica accoppiata magnetico più capsula a contatto, molto in voga in questo periodo, che esca con uno o due cavi, viene gestita alla perfezione dal PZ-Pre. Il Notch Filter è estremamente efficace, ma occhio a usarlo con parsimonia, perché si porta via una bella fetta di segnale. Anche la presenza del Boost non è trascurabile, i contesti in cui può essere necessario un mirato incremento di volume al momento giusto sono quasi infiniti. Lascia solo un po’ perplessi la gestione del loop effetti che obbliga a fare una scelta, per l’attivazione, rispetto al Boost. O uno o l’altro, o tutte e due assieme. Una selezione dedicata sarebbe stata sicuramente preferibile.
Conclusioni
Apparecchiatura di livello professionale, sia per costruzione, che per resa che per… prezzo. E’ altrettanto vero che mettendo in fila tutti i pedalini necessari a coprirne la gamma di funzioni (pre amplificatore, A/B switch, volume, equalizzatore) si arriva tranquillamente ad ammortizzare la spesa. E’ l’ideale per chi si esibisce spesso dal vivo, in contesti e situazioni differenti, per avere (quasi) all-in-one tutto il necessario per arrivare, attaccare e suonare senza grossi problemi. Anche con sistemi di amplificazione della chitarra non proprio standard.
SCHEDA TECNICA
Tonezone Radial PZ-Pre
Tipo:
preamplificatore per strumenti acustici
Origine:
Usa
Alimentazione: alimentatore esterno in dotazione (no batterie)
Controlli:
Volume separato per ogni canale - Boost
Dotazione:
Boost su entrambe in canali
EQ:
Bass – Treble – Mid (con scelta frequenza d’intervento) - notch
filter
In/Out:
In jack 1/4”, Out jack 1/4”, Out XLR bilanciata pre EQ, Out XLR
bilanciata post EQ , Tuner 1/4”
Send/Return:
In jack 1/4”, Out jack 1/4”,
Commenti
Posta un commento