Diplomato alla Scuola Civica di Liuteria di Milano, Aldo Illotta è uno dei ‘giovani’ liutai italiani più promettenti. Anzi, per dirla tutta, la sua è a tutti gli effetti una promessa mantenuta: una bella realtà della liuteria nel nostro paese. Da diversi anni, ormai, i suoi stand presso le principali manifestazioni dedicate alla chitarra acustica accolgono una lunga schiera di fedeli ‘adoratori’ delle sue opere. Per ulteriori referenze si può chiedere a Walter Lupi, Dario Fornara o Beppe Gambetta, tanto per citare solo alcuni degli estimatori dei suoi lavori.
Gli strumenti di Aldo sono sobri, eleganti, leggeri e rifiniti alla perfezione. Lo stesso rigore che applica alla costruzione lo impiega anche nella selezione dei materiali, che sono sempre di altissimo livello. Come buona parte dei suoi colleghi, realizza le chitarre per … venderle, naturalmente. Per cui non è molto frequente avere a disposizione i suoi strumenti da provare, a meno di non essere intimi con qualcuno dei fortunati possessori. Di solito, anche visitando il suo laboratorio, si possono vedere dei work in progress o, nella migliore delle ipotesi, qualcosa rientrato per un veloce set up. Una fortunata coincidenza astrale, però, ha voluto che ci fossero ben quattro modelli differenti disponibili per un test. E’ stato un lungo, lunghissimo pomeriggio, molto impegnativo. Ricordate: lo facciamo solo per voi.
Grand Auditorium
Tema di base: Aldo realizza solo shape originali, maturati sulla base di studi ed esperienze che vanno indietro negli anni. E la Grand Auditorium è quella che forse gli ha regalato maggiori soddisfazioni. Una via di mezzo tra una Grand Concert e una triplo zero che, di fatto, unisce le caratteristiche migliori dei due mondi. Fasce e fondo in palissandro indiano, tavola in abete Val di Fiemme, tutto di livello eccellente, su cui spicca il design del ponte ad arco che è un po’ la sua cifra stilistica. Realizzato in ebano, in match con la tastiera, priva di ornamenti o segna tasti. Manico in mogano, la paletta è impiallacciata in palissandro, di dimensioni contenute e dalla forma elegante. Le meccaniche, delle Gotoh 510 con palettina – si fa per dire, offrono una presa generosa – in ebano. Le giunzioni della cassa sono ornate da un binding in bubinga, riportato anche nel semplice ornamento alla buca, arricchito da un semplice filetto in abalone. La realizzazione dello strumento è ai massimi livelli: nessuna sbavatura o imperfezioni di sorta. Tutto è fatto con cura, attenzione e con gusto.
Il modello in prova ha una scala da 640 mm e capotasto di 48 mm, strumento evidentemente realizzato e votato al fingerstyle. E, una volta imbracciato, e apprezzato il perfetto bilanciamento dei pesi, non tradisce le aspettative. Il volume e la dinamica sono impressionanti. La proiezione frontale è carica di sfumature e di potenziale espressivo. La gamma sonora ricca, articolata, corposa su tutta la gamma. Il sustain, arricchito da una punta di riverbero naturale, è lungo e armonico, senza però mai andare a impastare il suono. Al contrario, la cosa che si apprezza di più è la netta separazione tra le note che, pur nella ricchezza generale di overtone, risultano sempre molto definite. Anche se può sembrare strano, un giro con il plettro merita farcelo, non per nulla ne possiede una anche Beppe Gambetta. Il risultato è sorprendente, da far dimenticare tutto quello che si dice attorno a questa forma di corpo.
Il pin reggicinghia tradisce poi la presenza di un sistema di amplificazione: uno Schertler Dual assolutamente non invasivo, con comandi all’interno della buca. E non sorprende, Illotta è installatore ufficiale di questi sistemi ed è stato uno dei primi a utilizzarli in Italia. Di fatto l’accoppiata italo/svizzera funziona alla grande, permettendo alla chitarra di uscire in amplificazione in tutto il suo splendore.
Grand Auditorium 12 corde
Prima variazione sul tema: la 12 corde. La GA12 riprende parecchie delle caratteristiche costruttive della Grand Auditorium classica: tavola in Val di Fiemme, fasce e fondo in palissandro indiano, binding in bubinga, manico in mogano, tastiera e ponte in ebano. Quest’ultimo abbandona il tradizionale disegno della casa a favore di un taglio più classico e più adeguato a ospitare l’affollato attacco delle 12 corde. La paletta è un piccolo capolavoro di design, con la sua forma slanciata ed elegante, coraggiosamente sloted e il posizionamento delle meccaniche leggermente sfalsato sui due assi. Realizzate su misura da Alessi, un grande artigiano specializzatissimo in questo settore, sono dorate con palettina in ebano. Il posizionamento del foro di ancoraggio sull’alberino di ciascuna meccanica è differenziato e studiato in modo da creare la minor torsione possibile alla corda. Il tutto a favore di una maggiore libertà di vibrazione. Inutile sottolineare, per l’ennesima volta, il livello eccellente di realizzazione e finiture. Nessuna imperfezione a vista.
Anche in questo caso il bilanciamento dello strumento è buono, anche se ovviamente non può fare a meno di risentire delle dimensioni generose della paletta. Per gli stessi motivi abbiamo una scala un po’ più lunga e capotasto leggermente più largo. Lascia solo un po’ perplessi la spaziatura tra le corde, tra ‘fondamentale’ e ‘ottava’. L’abitudine le vorrebbe più vicine, con una maggiore distanza tra le coppie. In questo caso, però, Aldo ci assicura che si tratta di una precisa richiesta del cliente che gli ha fornito addirittura un modello da seguire. Quindi non resta che prenderne atto, con un filo di curiosità su quale possa essere la ‘destinazione creativa’ di questo strumento. Di fatto, comunque, la chitarra suona alla grande. Conserva tutte le caratteristiche della sorella a 6 corde, in particolare la netta separazione tra le note, che in questo caso è quanto mai evidente. Infilare la mia manona al ponte e tentare un po’ di fingerstyle non è semplice, ma ripaga alla grande. Uno strumento eccellente, destinato sicuramente a un uso creativo e sperimentale, piuttosto che a schitarrare in spiaggia. Anche se… Sempre amplificazione Schertler, sempre con la solita resa eccellente.
Grand Auditorium Baritona
Seconda variazione sul tema: la baritona. Praticamente una replica della GA ‘originale’ con una unica ‘piccola’ differenza: la scala, che in questo caso raggiunge i 700 mm. Stessi identici materiali e caratteristiche costruttive, a parte le meccaniche che sono delle Alessi – già citato - open back dorate con palettina in ebano. Solita realizzazione impeccabile (ok, basta ripeterlo). Nonostante la forte trazione delle corde, viene riproposto anche il ponte ad arco che sui primi modelli di baritona realizzati da Aldo era sparito. Evidentemente le verifiche del caso hanno dato garanzie adeguate.
Nonostante
la lunghezza del manico, la chitarra cade bene addosso ed è
perfettamente bilanciata. Solitamente l’approccio a una baritona,
soprattutto se non se ne possiede una, necessita di qualche minuto di
adattamento per prendere confidenza con le dimensioni della tastiera.
In questo caso il problema non si pone. Il settaggio è perfetto, la
chitarra comoda, e solo dopo qualche nota si realizza che,
effettivamente, stiamo andando parecchio in ‘basso’. Malgrado le
dimensioni della cassa, non esattamente jumbo, l’aria si muove
parecchio e la definizione delle note è perfetta. La corposità, la
sostanza delle basse, perché in questo caso sono quelle che
interessano, è davvero impressionante. E unita alla sensazione di
‘familiarità’ che la chitarra comunica immediatamente, la
rendono un grande strumento. Di quelli che si fa davvero fatica a
rimettere in custodia. Il Dual, montato anche in questo caso, non fa
che ‘peggiorare’ la situazione: l’amplificazione espande la
tavolozza sonora e proietta verso una dimensione con sonorità lunghe
e cavernose, che a tratti ricordano quelle di un organo a canne.
Classica Concerto
Gran finale: chitarra con corde in nylon. E qui va ricordato che Illotta nasce come costruttore di chitarre classiche, che si è evoluto in un secondo tempo sulle steel strings. Quindi la Concerto è un po’ l’archetipo della sua produzione e il suo fiore all’occhiello. Quella in prova, rientrata per un set up veloce, era appena stata utilizzata con successo per un esame di diploma al conservatorio. Di nuovo troviamo Val di Fiemme per la tavola e palissandro indiano per fasce e fondo (squadra che vince non si cambia). Come ponte e tastiera in ebano che rimangono una costante. Il manico è in cedrella con scala da 644, particolare non comune ma non così insolito, soprattutto per strumenti utilizzati da rappresentanti del gentil sesso. Le meccaniche di Alessi sono del tipo open, naturalmente, con paletta in ebano. Un bel binding palissandro Santos completa il design di uno strumento sobrio ma molto elegante nella sua ‘classicità’. Che è realizzata in maniera assolutamente impeccabile lo abbiamo già detto?
L’assenza di zone morte sulla tastiera, oltre alla rotondità dei cantini e la corposità dei bassi, segnalano immediatamente lo strumento di altissimo livello. La cosa che stupisce di più è l’incredibile versatilità che rivela da subito. Che suoni bene con Tarrega o Villa Lobos non sorprende, ma che sia a suo agio anche con Bossa Nova o Jazz lascia abbastanza basiti.
Conclusioni
Per attitudine personale, è stata la baritona quella che mi è costato di più rimettere in custodia, ma in generale vedere Aldo andarsene via con le sue chitarre è stato un momento difficile. Sono pochi i costruttori in grado di realizzare strumenti di questo livello, mantenendo costante lo standard produttivo e in grado di eseguire tante variazioni sul tema. Non rimane che invidiare in maniera incondizionata il fortunato possessore delle tre GA, su cui vige l’assoluto anonimato.
Mario Giovannini
Scheda tecnica
Grand Auditorium
Tipo: Chitarra acustica
Costruzione: Aldo Illotta Liutaio
Via Panacea Cantone, 5 – Borgosesia (VC) Tel. 347.8132121
www.italianguitars.com – illotta@italianguitars.com
Top e catene: abete Val di Fiemme
Fasce e fondo: palissandro indiano
Manico: mogano
Tastiera: ebano
Ponte: ebano
Binding: Bibinga
Meccaniche: Gotoh 510
Amplificazione: Schertler Dual
Larghezza al capotasto: 48 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 58 mm
Scala: 640 mm
Tasti: 21
Scheda tecnica
Grand Auditorium 12 corde
Tipo: Chitarra acustica
Costruzione: Aldo Illotta Liutaio
Via Panacea Cantone, 5 – Borgosesia (VC) Tel. 347.8132121
www.italianguitars.com – illotta@italianguitars.com
Top e catene: abete Val di Fiemme
Fasce e fondo: palissandro indiano
Manico: mogano
Tastiera: ebano
Ponte: palissandro
Binding: bubinga
Meccaniche: Alessi open back
Amplificazione: Schertler Dual
Larghezza al capotasto: 49 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 59 mm
Scala: 646 mm
Tasti: 21
Scheda tecnica
Grand Auditorium Baritona
Tipo: Chitarra acustica
Costruzione: Aldo Illotta Liutaio
Via Panacea Cantone, 5 – Borgosesia (VC) Tel. 347.8132121
www.italianguitars.com – illotta@italianguitars.com
Top e catene: abete Val di Fiemme
Fasce e fondo: palissandro indiano
Manico: mogano
Tastiera: ebano
Ponte: ebano
Binding: Bubinga
Meccaniche: Alessi open back
Amplificazione: Schertler Dual
Larghezza al capotasto: 48 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 56 mm
Scala: 700 mm
Tasti: 21
Scheda tecnica
Classica Concerto
Tipo: Chitarra Classica
Costruzione: Aldo Illotta Liutaio
Via Panacea Cantone, 5 – Borgosesia (VC) Tel. 347.8132121
www.italianguitars.com – illotta@italianguitars.com
Prezzo: Euro 4.200
Top e catene: abete Val di Fiemme
Fasce e fondo: palissandro indiano
Manico: cedrella
Tastiera: ebano
Ponte: palissandro
Binding: Palissandro Santos
Meccaniche: Alessi
Amplificazione: no
Larghezza al capotasto: 51 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 58 mm
Scala: 644 mm
Tasti: 21
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