SOUNDSATION 000-500M e DBS CROMO

 


No, no. Non c’è un errore nel titolo. Il marchio in questione è proprio Soundsation e non SoundsTation come verrebbe automatico ai più (o PlayStation come sostiene una minoranza non trascurabile). Si tratta di un gioco di parole che unisce Sound a Sensation, scelto per identificare questo brand. Forse non è così immediato, ma dopo un po’ arriva. Dietro questo nome singolare si cela un progetto interessante, portato avanti dalla Frenexport di Recanati, uno dei principali distributori di strumenti musicali nel nostro paese. Che, al pari di molti operatori del settore, si è rivolta al mercato cinese alla ricerca di produttori in grado di offrire merce con un adeguato rapporto qualità/prezzo, da comercializzare in Italia sotto la propria egida. Ma, al contrario di quello che in genere capita, hanno preferito selezionare, per ciascun prodotto, un interlocutore in grado di garantire sempre un livello qualitativo adeguato, piuttosto che fare riferimento in blocco a un unico polo industriale. Considerato che il catalogo Soundsation è enorme e spazia da qualunque tipo di strumento – corda, fiati, percussioni, ecc - fino alle attrezzature audio, per dj, senza dimenticare gli impianti luce, accessori e cavetteria varia, il lavoro di ricerca e sviluppo deve essere stato enorme. Quasi quanto pianificarne poi l’omologazione agli standard visivi e concettuali del brand. Quindi, prodotti di buona qualità al miglior prezzo possibile, con un pizzico di gusto italiano che non guasta mai.

All’atto pratico, tutto questo si traduce in catalogo enorme, che nasconde alcune piacevoli sorprese. Come le due chitarre arrivate in prova. Ma andiamo per ordine.


000-500M


Dove M sta naturalmente per mogano, utilizzato per le fasce e il fondo di questa 000 dal design piacevolmente
vintage. Mentre per la cassa il materiale non è particolarmente nobile – leggi anche multistrato – la tavola è realizzata in Abete Engelman di buona qualità, massello, e con una bella marezzatura. Le giunzioni della cassa armonica sono ornate con il classico triplo filetto BWB e da un binding in acero molto elegante. Allo stesso modo, l’ornamento alla buca è semplice ed essenziale, con l’aggiunta di un filetto in abalone. Il ponte ha un disegno molto tradizionale ed è realizzato in palissandro, in match con la tastiera che ha i segnatasti a pallino, sempre in abalone. Il manico, in mogano, ha un binding in plastica di colore praticamente identico a quello dei filetti utilizzati sulla cassa. La paletta, impiallacciata in palissandro, monta sei meccaniche Grover cromate di ottima qualità. Il logo, stilizzato, è riportato in negativo. Oltre ad essere realizzata bene, anzi in maniera impeccabile – vista l’assenza di imprecisioni di sorta anche dentro la cassa - la chitarra nel complesso ha un aspetto piacevole, che denota una cura del dettaglio molto elevata.


Lo strumento è leggero, bilanciato, e con un set up ottimale. La tastiera è perfettamente intonata e le meccaniche tengono l’intonazione senza problemi. La prova della 000-500M potrebbe anche concludersi qui. Perché in questa fascia di prezzo – stiamo parlando di circa 250 Euro street price – tutto questo sarebbe già più che sufficiente per decretare un positivo giudizio complessivo. Ma, in realtà, merita anche provarla, perché le sorprese non sono finite. La chitarra suona, eccome. Responsiva, risuonante, con attacco pronto e immediato. Buon sustain e gamma sonora presente e definita. Non manca una certa articolazione, una buona complessità del tono. Forse i cantini sono un pochino ‘crudi’, ma non bisogna scordare che si tratta di uno strumento con pochi mesi di vita e realizzato con materiali con un certo margine di miglioramento presumibile. Chitarra molto indicata per il fingerstyle tradizionale, sia per forma che per sonorità. Ma anche con il plettro, purché non si pretenda di fare a ‘cannonate’ in una bluegrass band, non sfigura affato Detto fuori dai denti, lascia abbastanza basiti il livello di uno strumento che, sulla carta, dovrebbe essere decisamente economico. Non è certo la prima chitarra made in Cina che si rivela al di sopra delle aspettative, a ennesima conferma di uno stardard produttivo in continua crescita. Ma a questo livello, sinceramente, non ci eravamo ancora arrivati. Personalmente, comunque, la prossima volta che qualcuno mi chiederà un consiglio su uno strumento economico, di buona qualità, per cominciare, non avrò dubbi su cosa indicare. Che arriva in una bella custodia imbottita, con tasche e tracolla lo abbiamo già detto?


DBS CROMO


Per il Dobro Soundsation, ovviamente, la ‘lista degli ingredienti’ è abbstanza breve, vista la peculiarità di questo tipo di strumenti: la cassa interamente in metallo. La DBS ha il ponte con risuonatore di tipo
Biscuit e due buche a effe sui lati dell’attacco del manico. Questo è realizzato in mogano, tastiera in palissandro con segnatasti a pallino, e si innesta sul corpo all’altezza del XII tasto. Sulla paletta, impiallacciata sempre in mogano, è riportato il logo della casa dorato. Le meccaniche sono prive di marchio, ma sono assolutamente identiche alle Grover montate sulla 000. Quindi, per la proprietà transitiva… La realizzazione dello strumento è impeccabile. Certo, in questi casi, salvo armarsi di cacciavite – ma non è il caso - è difficile andare in profondità con l’analisi. Ma a prima vista tutto sembra al suo posto.

Di nuovo non si può fare a meno di apprezzare l’ottimo set up con cui è arrivato lo strumento. Fin troppo, forse, per i gusti di qualcuno. Per l’utilizzo dello slide, che su una chitarra così non è da scartare a priori (tanto per usare un eufemismo), potrebbe essere necessario un piccolo intervento per alzare un po l’action. Vero anche che sono montate delle 0.12 standard, mentre probabilmente un dobro meriterebbe altri ‘calibri’, con conseguente modifica dei settaggi.


Questo tipo di strumenti pesa parecchio, non c’è niente da fare… è ferro. La cassa, in particolare, con una accavallatura tradizionale, scivola da tutte le parti. Molti uomini di blues risolvono abbracciandole in stile ‘classico’ oppure inclinando molto la paletta verso il basso. Personalmente, ho risolto felicemente con un panno di daino sulla coscia destra, un po’ come insegnano in Conservatorio, anche se l’accostamento è particolarmente irrispettoso.

Come suona? Grezza, sferragliante, decisamente mediosa, e troppo forte… una meraviglia! Non ci vuole molto per farsi prendere da uno strumento così. Sono una tipologia di chitarra che ha un fascino tutto particolare, ma l’utilizzo abbastanza limitato spesso frena l’entusiasmo. A queste cifre e con strumenti di questo livello, viene proprio voglia di togliersi anche questo sfizio. Come la ‘cugina’ in legno anche la DBS arriva in una bella custodia imbottita, con tasche e tracolla.



Scheda tecnica Soundsation 000-500M

Tipo: Chitarra acustica

Top: Abete Engelman

Catene: Abete

Fasce e fondo: Mogano laminato

Manico: Mogano

Tastiera: Palissandro Indiano

Ponte: Palissandro Indiano

Binding: Acero

Meccaniche: Grover cromate

Amplificazione: no

Larghezza al capotasto: 45 mm

Distanza Mi-mi al ponte: 55 mm

Scala: 650 mm

Tasti: 20


Scheda tecnica Soundsation DBO Cromo

Tipo: Chitarra acustica

Cassa: Metallo

Manico: Mogano

Tastiera: Palissandro Indiano

Ponte: Biscuit

Binding: No

Meccaniche: cromate

Amplificazione: no

Larghezza al capotasto: 44 mm

Distanza Mi-mi al ponte: 56 mm

Scala: 650 mm

Tasti: 20

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