EFFEDOT CLASSICA E ACUSTICA MINI

 


Si tratta di strumenti pensati per i più piccoli – sempre con l’idea di dare al miglior chitarra possibile al prezzo più contenuto – quanto per i più grandicelli che le useranno come travel guitar, muletti o… qualsiasi altra cosa possa venire loro in mente.


Mini classica


Come già detto negli altri articoli, l’elenco degli ‘ingredienti’ per tutte le chitarre
effedot è lo stesso: tavola in abete, fasce e fondo in mogano, manico in mogano, tastiera e ponte in palissandro. Anche gli elementi ‘ornamentali’ sono uguali per tutte: un semplice filetto nero sulle giunzioni della cassa, meccaniche dorate con palettine in gomma nera sulla paletta ricoperta in palissandro, stesso decoro alla buce. Ovviamente lo scopo è quello di creare una precisa cifra stilistica che le renda immediatamente identificabili e riconducibili al marchio. Tutto questo è ancora più evidente sulla linea delle acustiche, che ha una paletta dalla forma inconfondibile con una orgogliosa effe puntata che spicca, marchiata a fuoco. Per le classiche, e quindi anche per la piccola, si è preferito sciegliere un design più tradizionale e meno invasivo.

Nel complesso la realizzazione dello strumento è assolutamente impeccabile: nessun difetto o sbavatura a vista, tanto all’esterno quanto all’esterno dello strumento. Nella cassa gli incastri sono netti e puliti, senza colla in eccesso. Il bilanciamento dei pesi è ottimale e lo strumento risulta bilanciato tanto in accavallatura classica che ‘normale’. L’intonazione è perfetta, malgrado la scala estremamente contenuta, e le meccaniche svolgono il loro compito alla perfezione. E l’articolo potrebbe anche concludersi qui, perché a questi prezzi ci sarebbe già tutto quello che serve per uno strumento dignitoso. Ma, in realtà, la chitarra suona e anche bene. Come forse sarete quasi stufi di sentir ripetere, il merito è del progetto originale delle catenature, il Triangle Punched Bracing che permette di mantenere una tensione ottimale sulla tavola pur alleggerendone il peso. Il risultato, anche se queste chitarre ‘mini’ è stupefacente.


Mini Acustica

Per la piccola acustica vale, parola per parola, tutto quanto detto nel paragrafo precedente. L’unica differenza, oltre al tipo di corde naturalmente, è la forma della paletta che si uniforma alla linea delle acustiche con il riporto di legno chiaro centrale sull’impiallacciatura in palissandro e la effe puntata, marchiata a fuoco, che fa bella mostra di sé.

A costo di essere monotoni una volta di più: tutto realizzato alla perfezione, pesi ben equilibrati, intonazione perfetta… non manca nulla. Neanche il suono, che c’è tutto. Ad ennesima dimostrazione della validità del progetto che sta alle spalle di tutto.


Conclusioni

Ad averle avute da bambini, chitarre così, parecchi di noi ci avrebbero messo la firma. Sono l’ideale per avvicinare i più piccini al mondo della musica: ottimo set up di base, ben bilanciate, ottima funzionalità, permettono un approccio immediato senza nessun problema accessorio. Ma è probabile che saranno apprezzate anche da molti papà, visto il volume e la qualità della pasta sonora che sono in grado di esprimere. Le dimensioni del manico, ridotte sì ma non lilliputziane, le rendono facili da suonare anche per chi a superato una certa età.

Come dite? Non avete figli? Allora bisognerà trovare qualche altra scusa valida per procurarse una!

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