Jean Larrivée costruisce chitarre dal 1967. Ha iniziato a suonare, giovanissimo, consumandosi le dita sui lick di Duane Eddy, per poi affrontare seri studi di chitarra classica attorno ai vent’anni. Proprio questo percorso didattico lo ha portato a contatto con Edgar Mönch, liutaio tedesco residente a Toronto, presso cui ha compiuto in seguito quattro anni di apprendistato. La sua prima chitarra con le corde in acciaio è datata 1971, strumento su cui ha sviluppato un design originale sia per lo shape del corpo che per bracing e incatenature. Lo stesso Jean non ha esitato in più occasioni a definirlo un “success through ignorance”, vista l’eccellente resa sia per proiezione che dinamica e volume. Quello stesso progetto, sia pure con infinite piccole modifiche e aggiustamenti è, a tutt’oggi, alla base della serie LV, uno dei cavalli di battaglia della ditta canadese.
Per Larrivée, come per molti builder del settore, le serie in produzione vengono identificate con numerazione progressiva a salire, in rapporto con le finiture offerte. La LV 03 E arrivata in prova, quindi, si colloca sulla carta a un livello intermedio di realizzazione e per fascia di prezzo. Anche se di primo acchito proprio non si direbbe. Certo, lo strumento è abbastanza sobrio, del resto il buon Jean è sempre stato considerto molto ‘europeo’ in questo e per sua stessa ammissione ha dovuto fare diversi compromessi con il proprio gusto personale per adattarsi al mercato americano. Ma la qualità dei materiali è notevole. In particolare l’abete canadese figurato della tavola è davvero molto bello, si merita in pieno la tripla A di riconoscimento. Fibre compatte e parallele, marezzature quasi a ‘graffio d’orso’, colore intenso e vivo. Naturalmente stiamo parlano esclusivamente di legni masselli, per tutto lo strumento. Fasce e fondo sono in mogano molto chiaro e figurato – di nuovo non si può fare a meno di apprezzarne l’ottimo effetto estetico – e tutte le giunzioni sono ornate da un binding in acero. Sulla tavola è presente anche un filetto BWB che richiama l’ornamento alla buca, estremamente sobrio ed essenziale. Il manico è realizzato con un pezzo unico di mogano e monta una tastiera in ebano con segnatasti in abalone a punto, molto piccoli. Il binding viene ripreso su tutta la lunghezza del manico fino alla paletta, realizzata con il consueto stile della casa: ricoperta in ebano e con il logo dorato sulla cuspide stondata. Le meccaniche sono marchiate Larrivée e montano palettina in ebano. Stesso materiale anche per il ponte, dalla forma molto classica. Un bel gioco di rimandi e contrasti nell’insieme, con un impatto visivo molto gradevole, in cui anche il battipenna tartarugato ha il suo perché. La realizzazione dello strumento è assolutamente ineccepibile: nessuna imperfezione dentro la buca, tanto meno sui dettagli della cassa.
Lo shape del corpo della LV, come accennato prima, è di concezione originale. A prima vista potrebbe sembrare un ibrido tra una OM e una mini jumbo, ma con lo spessore delle fasce di una 000. Nel complesso, comunque, la chitarra è perfettamente bilanciata, cade bene addosso e, complici anche la dimensione del nut, del profilo del manico a C tonda e della scala leggermente ridotta, si suona da subito con piacere. Nonostante sia arrivata con un set up da ‘veri uomini duri’ è molto più docile di quello che ci si sarebbe potuti aspettare.
Le sonorità della chitarra sono molto interessanti: sembrerebbe essere una chitarra per fingerstyler ‘duri e puri’ e, in effetti, suonta con le dita rende molto bene. Tutta la gamma è ben definita, arricchita da overtone mai troppo invadenti. Fondamentale bene in evidenza, ma senza risultare troppo davanti. Una punta di riverbero naturale, che emerge soprattutto dopo qualche minuto che si suona, quando lo strumento comincia a ‘scaldarsi’, completa una resa complessiva eccellente. Ma è impugnando un plettro che si rimane abbastanza stupiti: di solito strumenti adatti al fingerstyle vanno poco oltre un leggero strumming di accompagnamento. La LV 30, in questo, ha decisamente una marcia in più, che la rende estremamente versatile e adatta a molte situazioni. Se poi ci aggiunge la spalla mancante e il sistema di amplificazione on board di serie, davvero non manca nulla. L’LR Baggs Element montato il controllo sulla fascia superiore (con accordatore cromatico integrato) è un sistema di rilevazione tutto sommatto abbastanza economico, ma con una resa non trascurabile. L’accoppiata del sistema con la chitarra su cui va montato è un fattore molto importante – e che spesso viene un po’ dimenticato – e in questo caso si rivela estremamente azzeccata. E se la base è buona, l’amplificazione fa poca fatica a rendere bene, come in questo caso.
Nel complesso, strumento di livello eccellente, per finiture e pasta sonora. Un vero e proprio ‘coltellino svizzero’, con tutto quello che serve per affrontare e risolvere qualsiasi situazione. Con una spiccata vocazione per il palco, senza dubbio, ma guai a lasciarla a casa in caso di un turno in sala di registrazione. Chitarra azzeccata, per rapporto qualità prezzo, realizzazione e versatilità.
Scheda tecnica
Tipo: Chitarra acustica
Costruzione: Canada
Importatore:
Aramini Strumenti Musicali s.r.l. Via XXV aprile, 36 Cadriano di
Granarolo (BO)
info@aramini.net
Prezzo: € 1.998
Top e catene: Abete Canadese figurato AAA
Fasce e fondo: Mogano
Manico: Mogano
Tastiera: Ebano
Ponte: Ebano
Binding: Acero
Meccaniche: Larrivée
Amplificazione: LR Baggs Element
Larghezza al capotasto: 46 mm
Distanza Mi-mi al ponte: 58 mm
Scala: 647 mm
Tasti: 21
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