WALDEN SUPRANATURA G3030 CEQ

 


L’obiettivo sarà realizzare strumenti che dovrebbero costare, per qualità dei materiali e della lavorazione, fino a cinque volte di più". Parole di Charles Fox, noto liutaio americano – proprio quello della CFox Guitars – al momento di avviare in collaborazione con KHS l’avventura di Walden Guitars. Un matrimonio azzeccato, verrebbe da aggiungere, tra un professionista affermato del settore e un autentico colosso manifatturiero che occupa, a vario titolo e in distaccamenti sparsi su tutto il globo, più di quattromila persone. La ‘Kong Hsue Shen’, che significa ‘contributo alla scuola e alla società’, del resto è nata, in orgine, come fornitrice ufficiale di scuole di musica e conservatori in Cina e ha solide basi in questo campo. Le Walden vengono realizzate a Lilan, un paesino nelle vicinanze di Langfang, in uno stabilimento all’avanguardia nel settore. E, di primo acchito, l’impressione è ottima: in generale si tratta di strumenti ben realizzati, con buoni materiali, scelte costruttive particolari e un rapporto qualità/prezzo molto interessante.


La chitarra ricevuta in prova è una Supranatura G3030 CEQ, praticamente il top della gamma Walden, anche se costa poco più di mille Euro. E da top della gamma sono le dotazioni di serie, dalla custodia rigida di qualità all’umidificatore piazzato nella buca, senza dimenticare selletta e chiodino di riserva, pila per l’amplificazione di scorta e tracolla per il trasporto. Si tratta di una Grand Auditorium a spalla mancante – veneziana - interamente realizzata in legni masselli. La tavola armonica è in due pezzi di cedro rosso, molto scuro, con venature fitte e compatte. Fasce e fondo sono in palissandro indiano con una bella marezzatura. La finitura dello strumento è a nitrocellulosa, con un effetto finale satinato piacevole sotto le dita. Le giuzioni delle fasce con tavola e fondo, ornate da un binding in acero fiammato, sono un tocco di eleganza all’estetica della chitarra. Il manico in mogano, con tastiera in ebano in match con il ponte dall’originale design svasato, è rinforzato con due barre di grafite, che sostuiscono il tradizionale binding e contribuiscono alla rigidità della struttura. Inoltre il trussrod, cui si accede dalla buca, è del tipo a doppia azione, estremamente efficace. La tastiera è priva di segnatasti, mentre sul bordo del manico sono presenti i classici pallini di riferimento. La paletta, dal disegno molto semplice ma non per questo banale, è impiallacciata in palissandro con il logo della casa intarsiato in abalone. Le meccaniche, prive di brand, sono dorate con la palettina tartarugata. Capostato e selletta sono realizzate in osso. La rosetta alla buca è un classico triplo filetto con il centrale in abalone. Nel complesso si ha l’impressione di uno strumento realizzato ad arte: il binding è posato alla perfezione, all’interno della cassa non ci sono segni di colla in eccesso o imperfezioni di sorta. La qualità dei materiali e la cura dei dettagli è davvero degna di essere sottolineata.


Una volta imbracciata – finalmente - la chitarra risulta perfettamente bilanciata, nel senso che sta su da sola, senza l’ausilio delle braccia. Il manico con profilo a C sottile, ma non troppo, unito a una larghezza di 46 mm al capotasto e un set up, per una volta, da non doversi spaccare la mano, rende immediato l’approccio allo strumento. L’accoppiata cedro/palissandro è un classico da fingerstyle, soprattutto con uno shape del corpo di queste dimensioni. E le aspetattive non vengono tradite: si tratta di una chitarra naturalmente votata a essere suonata con le dita, con una gamma sonora ben bilanciata ed equilibrata. L’attacco, com’è lecito aspettarsi, è pronto e immediato, arricchito da una punta di riverbero naturale. Il sustain è notevole, ricco e modulato. Il suono è croccante, articolato, ricco di overtone, ma senza eccessi. In effetti, anche con il plettro non è niente male, soprattutto per un strumming leggero in accompagnamento al canto.

Di serie è montato un sistema di amplificazione Fishman Prefix Plus, purtroppo con il solito ‘citofono’ sulla fascia superiore. Pur non trattandosi di un trasduttore di ultimissima generazione, è comunque un buon prodotto, che si rivela rispettoso delle caratteristiche dello strumento e molto versatile. Peccato che sia la versione senza microfono aggiuntivo, che è un po’ limitante per chi fa uso di tecniche percussive.

Nel complesso si tratta di un ottimo strumento, molto ben realizzato, versatile e con un prezzo davvero competitivo. Adatto… un po’ a tutti: dallo studente alla ricerca del primo strumento serio, quanto a chi suona spesso in giro e non se la sente di rischiare i pezzi da novanta. Certo, la fascia di prezzo in cui si va a collocare è estremamente affollata e ‘agguerrita’, ma ha le carte in regola per farsi notare. In effetti Fox forse ha un po’ esagerato nella sua dichiarazione di intenti,

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