Stagg SCL60 TCE-NAT

La storia di Stagg risale al Giappone degli anni '70, dove nasce come azienda produttrice di chitarre, riproducendo una vasta gamma di modelli iconici. Nel 1995, Leonardo Baldocci, fondatore e presidente del famoso gruppo belga di distribuzione musicale EMD Music, ha rilanciato e ampliato il marchio, con la missione di offrire strumenti, audio, luci e accessori di qualità a un costo accessibile. Oggi il marchio Stagg è presente in oltre settanta Paesi e conta più di 120 dipendenti presso la sede centrale di Bruxelles, in Belgio, e in tutto il mondo. Il 24 gennaio 2020, Stagg ha festeggiato il suo 25° anniversario, segno di una crescita continua, oltre che di una maturità a livello commerciale davvero solida. Su loro sito non è specificato dove vengano prodotte le chitarre, ma la frase: “Un team di specialisti progetta e personalizza i prodotti e si rifornisce dalle migliori fabbriche di tutto il mondo per realizzare la propria visione.” fa pensare ad un altro paese asiatico poco distante... va be' poco male, ormai non ci facciamo neanche più caso.
Quello della SCL60 è un formato davvero particolare, non una vera e propria thinline, in quanto il corpo è completamente cavo, ma con soli 7,5 cm di profondità delle fasce è praticamente una chitarra a metà. La tavola armonica è in abete, fasce fondo in Okoumé (appartiene alla famiglia dei moganoidi e si presenta di colore rosato  è considerato il legno più idrorepellente in assoluto) con le giunzioni ornate da un binding nero, nel complesso il design della chitarra è gradevole e 'classico', con un bell'ornamento alla buca di chiara ispirazione Ramirez. Il manico è in Nato, che ancora devo capire che cos'è, o forse preferisco non saperlo, la tastiera in match con il ponte è realizzate in Noce, è la prima volta che mi capita per le mani uno strumento con la tastiera in questa essenza e devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso. Lungo il bordo superiore della tastiera sono presenti i dot di riferimento e il manico è dotato di trussrod. Il capotasto misura 50 mm e la paletta è impiallacciata in Okoumé. Le meccaniche sono Lyre con palettina simil ebano e alberino in carbonio, dal funzionamento preciso e progressivo.
Sulla fascia superiore sono presenti i controllo del sistema di amplificazione, che sono piuttosto ricchi e occupano tutta la fascia in larghezza completamente. Il vano batteria e la presa jack sono posizionati sulla fascia inferiore, in una posizione che rende impossibile posare la chitarra su un poggiachitarre quando il jack è inserito... possibile che a nessuno sia venuto in mente di fare una prova in fase di progettazione? Non è neanche l'unica chitarra che ho con questo problema e montano sistemi diversi. Il sistema è proprietario della casa nipponica, progettato in collaborazione con Bband.
Passando alla prova pratica bisogna subito dire che lo strumento è molto leggero e comodo da imbracciare, ideale per coloro i quali abbiamo problemi alla spalla destra (ci sono passato anni fa e so di cosa parlo), anche se non perfettamente bilanciato, la paletta importante si fa sentire sul suono donando un sustain notevole, ma anche per il peso. Stranamente, per il tipo di chitarra, non sono presenti i pin per la tracolla, cosa a cui si rimedia in fretta anche da soli, e in piedi è davvero comoda da da suonare, sembra una solid body. Il suono è stupefacente, soprattutto per il volume che riesce a esprimere, sia per la complessità delle gamma armonica. Se l'avessi provata senza aver letto le caratteristiche avrei scommesso su una tavola armonica in massello....e non mi sento di escluderlo. E' una di quelle chitarre in cui la spalla mancante ha davvero senso con le note lungo la tastiera che sono definite e escono bene fino ai registri più alti. Il sistema di amplificazione è la ciliegina sulla torta: rispettoso delle timbrica dello strumento e assolutamente refrattario al feedback, malgrado io di solito sia molto prevenuto su queste scatolette on board, devo dire che assolutamente utilizzabile in maniera convincente. Nel complesso si tratta di uno strumento di buon livello, forse non esattamente una crossover viste del dimensioni del manico, ma ideale per chitarristi acustici alla ricerca del nylon perduto, o di un buon strumento da portare sul palco. Visto il costo è il classico sfizio che ci può permettere. Scheda tecnica Stagg SCL60 TCE-NAT Tipo: Chitarra classica thin line Venditore: amazon.it Prezzo: Euro 149 Top: Abete Catene: Abete Fasce e fondo: Okoumé Manico: Nato Tastiera: Noce Scala: 646 mm Ponte: Noce Binding: Black Meccaniche: Lyre palettina simil ebano, alberino in carbonio Elettronica: Under saddle pickup and CL-4 equaliser with volume, bass, medium, treble and presence control (+/- 12 dB), built-in chromatic tuner, phase switch, low battery indicator and 6.35 mm (1/4") output jack (developed by B-Band)

Commenti